“L’Europa rappresenta un orizzonte imprescindibile di stabilità, sviluppo e coesione. E’ una convinzione profonda della CISL, fissata come sappiamo nell’articolo 2 del nostro Statuto. Con tutti i suoi limiti, l’Unione è stato ed è ancora uno spazio unico di pace e progresso sociale, mentre fuori imperversano potenze contrapposte, guerre, protezionismi, autocrazie”. Ha aperto così la Segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, i lavori della quarta e ultima tavola rotonda di queste giornate congressuali, dal titolo “L’Europa anno zero: la sfida dell’integrazione per governare le transizioni e difendere la democrazia’. “Per questo la CISL rilancia la visione costruttiva di un’Europa coesa, sociale e integrata, capace di rispondere ai bisogni delle persone e alle sfide del mondo” – ha proseguito ribadendo quelle che sono le proposte della confederazione di Via Po sul tavolo: riformare il Patto di Stabilità; avviare politiche espansive, non solo misure pro-mercato; rafforzare il pilastro sociale europeo: lavoro dignitoso, salari giusti, lotta alla povertà e alle disuguaglianze devono diventare impegni comuni; completare il Mercato Unico, abbattendo le barriere ancora presenti nei servizi, nell’energia, nel digitale; promuovere piani europei condivisi per sanità, semiconduttori, energia pulita: finanziati in modo solidale e coordinato tra Stati; riformare la governance dell’UE, superando l’unanimità paralizzante e adottando il voto a maggioranza qualificata almeno su alcune materie cruciali. Il traguardo è quello di una compiuta Federazione di Stati” – ha concluso.