“Siamo molto preoccupati per l’Ilva. Sosteniamo la protesta dei lavoratori”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, a margine del convegno Cisl “Sul Cammino della Responsabilità: il Patto che serve al Paese e all’Europa”. “Credo che la situazione sia sotto gli occhi di tutti. C’è c’è poca chiarezza e noi abbiamo bisogno, invece, di avere ben chiari i contorni dell’azione che si è messa in campo. Non possiamo assolutamente permetterci un’ulteriore cassa integrazione, non possiamo permetterci di chiudere gli stabilimenti: chiudere l’area a freddo – a Genova e non solo – significa in qualche modo depotenziare e immaginare che non ci possa essere un futuro per questa fabbrica. Noi pensiamo che sia necessario tutelare il lavoro e nel tutelare il lavoro bisogna tutelare assolutamente la filiera dell’acciaio e la produzione dell’acciaio che al nostro paese serve”.
“Chiediamo al governo – ha proseguito Fumarola – di fare chiarezza e di farci comprendere quali sono gli obiettivi i futuri: capiamo che la situazione è una situazione complessa, ma abbiamo bisogno di certezze che possano mettere tranquilli i lavoratori e che possano dare stabilità e una prospettiva ai progetti che sono in piedi. Quello della decarbonizzazione, ad esempio, lo aspettiamo da tanto: è chiaro che non è ascrivibile a questo governo – perché sono quasi 13 anni che questa vertenza va avanti – e allora pensiamo che sia arrivato il momento di unire le forze”.
“Credo, inoltre, che debbano assumersi una responsabilità maggiore le autonomie locali perché i comuni, le province sono calati all’interno di questa vertenza e devono poter dare risposte che vanno nella direzione di aiutare il progetto che magari il governo ha in mente. Noi faremo la nostra parte, ma è importante che in campo scendano tutti e che non si scarichi la responsabilità soltanto sui lavoratori. Questo non lo accettiamo”, ha concluso


