Roma 29 marzo 2016 – “Un patto d’azione che, passo dopo passo, è stato costruito da mesi sul lavoro quotidiano. Giornata storica”. Così Marco Bentivogli, Segretario Generale Fim Cisl dopo la sigla dell’accordo tra i primi due sindacati in FCA CNHI: la Fim-Cisl prima per voti rsa e iscritti tra operai e impiegati e l’AQCF, l’associazione sindacale maggiormente rappresentativa tra i quadri e i professional di FCA e CNHI. “La fabbrica integrata – sottolinea Marco Bentivogli, Segretario Generale Fim Cisl in una nota – deve avere un sindacato forte e rappresentativo che integri appunto tutte le professionalità dagli operai ai quadri. Scenario opposto a quello dell’ autunno’ 80, in quanto oggi tale ricomposizione è un elemento insostituibile di rappresentanza della fabbrica moderna e integrata”. “Organizzazioni – prosegue Bentivolgi – che entrambe guardano avanti. Si lavorerà insieme su formazione, servizi, alte professionalità. Siamo i sindacati che hanno firmato un accordo che migliora condizioni di lavoro e salari. E soprattutto che ha imparato la lezione americana, UAW nella vicenda Chrysler, con un tasso di sindacalizzazione più basso ha potuto giocare un ruolo più incisivo, nella prima fase; lo stesso vale per l’esperienza tedesca e nord-europea. Troppe sigle e troppe federazioni agevolano il corporativismo e l’autoreferenzialità. La proliferazione di sigle sindacali serve più ai sindacalisti che ai lavoratori. 7 sindacati in Fiat Fca sono un elemento di indebolimento utile solo a moltiplicare agibilità e incarichi.. Dove si pratica la partecipazione ci sono 1 o al massimo 2 sindacati”. Quanto al contratto nazionale di Federmeccanica “ci siamo messi a insieme quando le cose si sono messe male” tiene a sottolineare Bentivogli. Ora in Fca le cose vanno bene, sindacalmente e industrialmente. L’azione comune quando le cose van bene ha ancora più forza perché dettata da scelte, da lungimiranza e non da strategie difensive. Per questo abbiamo impiegato ben 7 mesi nel tentare anche una piattaforma comune in Federmeccanica, ma la sintesi sarà sempre difficoltosa con chi non va oltre il proprio Statuto e ha risolto i troppi conti sempre in retromarcia col passato. Nessuna contraddizione, uniti per il contratto dei metalmeccanici. Insieme per costruire il sindacato del futuro. E’ un appello che abbiamo lanciato un anno fa che continueremo a perseguire. Il nostro paese vive un momento difficile ma decisivo”. E conclude: “E’ il momento di fare poche cose, ma tutti insieme”. “Il primo passo di un percorso comune finalizzato al rafforzamento complessivo delle due organizzazioni” è per il segretario dell’Associazione Quadri e Professional Giovanni Serra, l’accordo siglato oggi a Roma. Per Serra, “pur mantenendo le proprie specificità e le rispettive autonomie, le due organizzazioni condivideranno le migliori esperienze in diversi campi, tra i quali l’erogazione dei servizi su tutto il territorio nazionale, i progetti di ricerca sulle alte professionalità e momenti formativi delle rappresentanze dei lavoratori. Questo potrà dare sicuramente valore aggiunto e aiuterà a contestualizzare l’azione comune”.
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