Roma 31 ottobre 2017 – “Indispensabile dare garanzie occupazionali anche agli altri 500 contratti in somministrazione”. Commenta così il Segretario Nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano la decisione annunciata da Fca all’Esecutivo di Fabbrica oggi a Cassino, di poter procedere alla proroga di 3 mesi per 300 lavoratori in somministrazione su 800 data la situazione determinatasi negli ultimi due mesi sui volumi produttivi, a causa delle modifiche su normative export del mercato cinese.
“Questa comunicazione non è certamente positiva, – ha dichiarato Uliano – soprattutto se la rapportiamo alle stesse previsioni aziendali fornite non meno di 3 mesi fa. Siamo passati da un’ipotesi di stabilizzazione a tempo indeterminato, ad una proroga parziale dei contratti in somministrazione in scadenza.
Da metà settembre abbiamo avuto segnali preoccupanti che ci hanno fatto agire verso FCA a partire dal il rientro dei lavoratori di Pomigliano che erano in missione temporanea nello stabilimento di Cassino e le fermate collettive con i permessi retribuiti. Oggi l’azienda ci ha comunicato l’impossibilità di rispondere alla nostra richiesta di prorogare tutti gli 800 somministrati. Dichiarando che le previsioni aziendali sono di una ripresa dei volumi produttivi e di un possibile reinserimento dei restanti somministrati già a partire dai primi mesi del 2018.
Come sindacato riteniamo necessario costruire tutte le condizioni per mettere in garanzia occupazionale questi 500 lavoratori. Per noi è indispensabile fin da ora introdurre il diritto di priorità nei prossimi inserimenti costituendo un apposito “bacino” come abbiamo fatto in altri accordi, per questo ci siamo aggiornati a giovedì per proseguire il confronto con Fca.
E’ importante inoltre anche effettuare una valutazione più puntuale sulle previsioni, in particolare rispetto alle recenti evoluzioni, come è indispensabile definire a breve l’incontro per tutto il settore (come previsto dal CCSL) a partire dalle situazione critiche a partire dai siti di: Pomigliano, Mirafiori, Modena, Melfi rispondendo concretamente alla nostra lettera del 4 ottobre scorso” conclude Uliano.