Roma, 28 aprile 2017. «Se oggi ha ancora un senso la Festa del Lavoro è perché ci sono i lavoratori che vanno tutelati soprattutto nei momenti di transizione e di cambiamento e nella deregulation operativa anche nei settori della distribuzione commerciale e della distribuzione moderna organizzata» così il segretario generale della Fisascat Cisl Pierangelo Raineri, alla vigilia della celebrazione del 1° maggio, rilancia sulla necessità di ricondurre al confronto concertativo e contrattuale il tema della liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali lasciata in dote dal Governo Monti. «La mobilitazione contro la deregulation avviata nelle scorse settimane a livello territoriale assume un significato più ampio se pensiamo che oltre 300mila addetti della grande distribuzione sono ancora sprovvisti di una contrattazione nazionale di settore e, il più delle volte, di una contrattazione decentrata che stabilisca limiti e corrispettivo della prestazione domenicale e festiva» sottolinea il segretario della categoria cislina che accende i riflettori sul crescente fenomeno del dumping contrattuale, sempre più frequente anche nei settori tradizionali del terziario privato, da contrastare a tutti i livelli . «Lo stallo delle trattative per i rinnovi dei contratti nazionali nel commercio, turismo e servizi che interessano complessivamente oltre un milione e mezzo di lavoratori, favorisce la proliferazione di contratti “pirata” dove i salari sono al ribasso e dove non vengono riconosciuti importanti istituti economici e normativi altrimenti garantiti dalla contrattazione leader del settore siglata dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative» ha affondato il sindacalista. «Questo è il messaggio che vogliamo rilanciare nella giornata della Festa del Lavoro – ha concluso il sindacalista – E’ necessaria una contrattazione che sia in grado di tutelare i diritti dei lavoratori in un contesto normativo chiaro ed esigibile anche sul tema della flessibilità del lavoro»