Roma, 27 settembre 2017 – Si è definitivamente conclusa dopo mesi di trattativa e confronti industriali e governativi la vicenda FINCANTIERI/STX. Attraverso una ripartizione paritetica del capitale sociale e il prestito per 12 anni dell’1% delle azioni francesi a Fincantieri, la maggioranza delle quote azionarie dei cantieri francesi di STX è stata dunque assegnata a FINCANTIERI.
“Pur essendo di fronte ad una soluzione che assegna la governance a Fincantieri seppur a tempo (e salva la faccia al governo francese), lascia perplessi il fatto che precedentemente i coreani possedevano il 66% della società e che la gara internazionale era stata bandita su quelle percentuali” osserva – osserva il Segretario nazionale della Fim Cisl, Michele Zanocco in una nota che così prosegue:
“Sarà pertanto fondamentale comprendere quali compensazioni industriali (o politiche) abbiano consentito di arrivare all’intesa. Resta il fatto che questo ulteriore accordo consentirà sin da subito a Fincantieri di presentarsi al mondo come il più grande e competente soggetto industriale della cantieristica. Riteniamo altresì importante che le forzature da parte del governo francese nel cambiare il perimetro di discussione, abbiano trovato una soluzione prudente.
Il tavolo sulla Difesa che è stato definito, potrà segnare la rotta verso il sistema di Difesa Unica Europea che oltre a basarsi su eserciti coordinati, potrebbe contare in un’industria Europea della Difesa che consenta di efficientare e potenziare gli investimenti in ricerca sviluppo e innovazione oltre che la creazione di prodotti capaci di competere nel mercato mondiale. La posta in gioco per tutti sarà la mediazione tra governi e tra paesi su competenze, capacità industriali, valore, quantità e qualità occupazionali e coinvolgerà credibilmente tutti i settori della Difesa. Servirà pertanto essere attenti nella definizione dell’accordo misurandone la qualità con parametri oggettivi sulle ricadute per il nostro paese come la capacità di cogliere gli importanti investimenti sulla Difesa che l’Europa metterà a disposizione garantendo ricadute tecnologiche e di valore complessive per l’Italia, la crescita delle competenze complessive del sistema paese e il miglioramento dell’occupazione anche nella qualità dei posti di lavoro, in rafforzamento della ricerca e sviluppo funzionale alla crescita tecnologica, la generazione di un indotto qualificato in grado di supportare la crescita e soprattutto il mantenimento e lo sviluppo della design authority su sistemi e prodotti.
Salutiamo pertanto con favore e soddisfazione la conclusione dell’intesa che consentirà a Fincantieri di esprimere le sue forze commerciali e produttive.
Seguiremo con attenzione l’evolversi del confronto sul tavolo della Difesa e chiediamo al Governo di coinvolgere le organizzazioni sindacali nel confronto interno per consentire anche a chi rappresenta il lavoro di poter contribuire al dibattito mettendo a disposizione le proprie analisi e le proprie idee”.
Ufficio Stampa Fim Cisl