Roma, 3 dicembre 2015. “Il dato di oggi della Banca d’Italia sull’aumento della percentuale di italiani a basso reddito sotto la soglia dei 9600 euro, è la conferma che la ripresa economica è ancora lontana e che bisogna fare ogni sforzo per riprendere la strada della crescita e dello sviluppo”. E’ quanto ha sottolineato oggi a Bergamo la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Siamo un Paese con forti disuguaglianze sociali e contrapposizioni, tra nord e sud, ricchi e poveri, uomini e donne, anziani e giovani. Solo il 5% delle famiglie italiane ha in mano il 30% della ricchezza complessiva del Paese. Questo è un elemento di disparità costante negli ultimi vent’anni. Per questo la Cisl sollecita una svolta nella redistribuzione del reddito. Occorre una riforma fiscale che riduca il peso delle imposte sulle famiglie, sui lavoratori dipendenti e pensionati attraverso un bonus di mille euro per chi è al di sotto della soglia dei 40 mila euro. Questa sarebbe una operazione di equità fiscale che favorirebbe anche la ripresa dei consumi e la crescita complessiva del Paese. Abbiamo depositato a settembre in Parlamento centinaia di migliaia di firme per una legge di iniziativa popolare incentrata sulla abolizione delle tasse sulla prima casa, quella che la gran parte degli italiani possiede. Il Governo sta andando in questa direzione e questo è un primo segnale apprezzabile. Ma noi sollecitiamo anche un nuovo assegno familiare per il sostegno alle famiglie, una fiscalità locale al servizio del cittadino, il contrasto d’interesse per combattere l’evasione ed una imposta progressiva sulla grande ricchezza. Si deve conciliare la giusta esigenza di esentare la prima casa da tutte le imposte, tassando progressivamente i grandi patrimoni immobiliari in base alla effettiva rendita catastale e le rendite finanziarie, escludendo i titoli di stato”.
Ufficio Stampa Cisl