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Fs. Piras (Fit-Cisl): “Sulla privatizzazione la proprietà e l’azienda non possono più rinviare il confronto con il sindacato”

Pubblicato il 2 Gen, 2017

Roma, 2 gennaio 2017. “Iniziamo il 2017 con il tornare a parlare della eventuale privatizzazione di Fs. Più esattamente si legge dalla stampa che le Frecce saranno scorporate e privatizzate e che ciò è cosa buona e giusta: ebbene come sindacato abbiamo tante perplessità su questo processo e non si capisce bene a chi gioverebbe. Di certo non al Paese, non al sistema ferroviario nel suo complesso e neppure ai cittadini italiani. Inoltre non sono state per nulla esplorate le eventuali ricadute sulle lavoratrici e sui lavoratori del gruppo Fs”, così dichiara Antonio Piras, Segretario generale della Fit-Cisl. “Punto primo – spiega Antonio Piras – di questa operazione di privatizzazione ne sappiamo ancora poco, nonostante i numerosi incontri da noi richiesti all’azienda per affrontare in maniera puntuale la questione. Punto secondo: da più parti viene additato come modello la privatizzazione di Poste, ma a noi non sembra sia andata così bene. Punto terzo: prima di privatizzare le Frecce, Fs deve rispondere a una domanda che non sarà solo nostra, ma di chiunque vorrà acquistarne le azioni: qual è il loro stato di salute?”. “Infine – conclude il Segretario generale – non ci stanchiamo di ripetere che siamo contrari allo scorporo delle Frecce perché indebolirebbe l’intero gruppo, che invece deve crescere unito per recuperare il gap esistente fra l’alta velocità e il resto del trasporto passeggeri e merci e se davvero vuole affermarsi sempre più come player internazionale”.

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