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Fisco. Furlan: “Per combattere l’evasione serve introdurre il contrasto d’interesse come per le ristrutturazioni edilizie”

Pubblicato il 28 Feb, 2017

Roma, 28 febbraio 2017. “Sono dati che si commentano da soli, che confermano la gravità dell’ammontare dell’evasione fiscale nel nostro paese, la cui portata è grande come una casa”. Lo ha detto la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, ospite di Rainews24, a proposito dei dati di oggi sulle dichiarazioni dei redditi. “La lotta all’evasione è una delle questioni centrali per cui possiamo misurare il Paese del futuro. Il primo argomento è introdurre il contrasto di interesse, come abbiamo fatto per le ristrutturazioni in edilizia dove ha funzionato bene. Va dunque allargato il campo in altri settori come i servizi alla persona”. Sui dati dell’inflazione, la Furlan ha sottolineato che “sul fronte salariale bisogna, attraverso la contrattazione e il rinnovo dei contratti, far salire le buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche far salire le pensioni degli italiani e delle italiane che sono bloccate da troppo tempo. Il dato dell’inflazione può essere positivo – prosegue – se riparte l’economia e accanto, anche attraverso la contrattazione e il confronto sociale, riparte il reddito degli italiani e delle italiane”. Inoltre afferma la Furlan che “è importante che si sblocchi la contrattazione nella Pubblica Amminstrazione, perchè questo servirà a rilanciare l’efficacia e l’efficienza della P.A., oltre a dare un dignitoso contratto ai lavoratori”. Sul problema del lavoro la Furlan ha aggiunto che “quello dell’occupazione è un tema centrale, il discorso vale per l’Italia come per tutta l’Europa. C’è bisogno di più Europa per far ripartire la crescita, dunque offrire più posti di lavoro ai cittadini europei. Bisogna cambiare lo statuto economico europeo”. La Segretaria Annamaria Furlan ha anche posto l’accento, tra i tanti problemi trattati, sul tema dei voucher affermando che “non bisogna arrivare al referendum, ma riformarli prima” riportandoli alle origini della Legge Biagi, solo per lavori esclusivamente occasionali”.

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