29 settembre 2018 – “È stato inspiegabilmente stralciato dal decreto urgenze qualsiasi intervento a sostegno di imprese e lavoratori nelle zone rossa ed arancione colpite dal crollo del ponte Morandi a Genova. Si tratta di circa 10.000 lavoratori che a causa dei danni alle loro aziende, in buona parte piccole imprese artigiane e commerciali, resteranno a lungo senza retribuzione e forse senza lavoro”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. “Si deve immediatamente approvare un emendamento al testo che preveda interventi di sostegno al reddito per i lavoratori di queste aziende spesso non rientranti nel campo di applicazione della cassa ordinaria, nonché deroghe per le aziende che, pur avendo diritto alla cassa integrazione, la avessero esaurita o stiano per esaurirla, infine misure di semplificazione e proroghe delle scadenze per gli adempimenti richiesti per la presentazione delle domande di Cig. Si tratta di interventi, giustamente e prontamente rivendicati dalla Cisl territoriale e regionale, che erano attesi dalla città e che non sono mai mancati in occasione di eventi, purtroppo frequenti in Italia negli ultimi anni, come sismi ed alluvioni. Sarebbe la prima volta! Sono misure assolutamente necessarie per sostenere i lavoratori di Genova e le loro famiglie, nonché settori importanti dell’economia locale in questo drammatico frangente”.