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Giustizia. Furlan: “Mancanza della certezza dei tempi pesa gravemente sulle condizioni economiche e sociali del paese”

Pubblicato il 13 Nov, 2020

13 novembre 2020 – “La mancanza di certezza dei tempi della giustizia pesa pesantemente sulle condizioni economiche e sociali del nostro paese. E’ un tema serio, una questione centrale che va affrontata e che deve tornare all’ordine del giorno”. Lo ha sottolineato la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta oggi al Convegno dell’Unione delle Camere penali italiane sulla riforma della giustizia penale. “Le ricadute del sistema della giustizia sull’economia e sul lavoro sono temi che vanno affrontati seriamente anche dal sindacato. Ci sono studi autorevoli che individuano da uno a due punti di Pil ogni anno, il costo della non certezza dei tempi della giustizia italiana. Tutto questo Incide sulla produttività del sistema e produce come conseguenza, come ha ricordato lo stesso Mario Draghi, dai quindici ai venti miliardi di mancati investimenti privati italiani e stranieri in Italia. Ecco perché la riorganizzazione della giustizia deve tornare all’ordine del giorno e può diventare un reale elemento di crescita del paese. Il settore della giustizia è un malato grave, colpito, come tanti altri settori della Pubblica Amministrazione, dai tagli agli organici di oltre il 30 % e dalla carenza di mezzi e strumentazioni tecnologiche, oltre che da un’età media dei lavoratori molto alta. Ed invece abbiamo bi sogno di investire nelle nuove figure professionali, nei mezzi e nelle nuove tecnologie, utilizzando e non sprecando l’occasione delle ingenti risorse europee previste dal Recovery fund “, ha aggiunto la leader Cisl.

“Affrontare il tema degli organici significa snellire i tempi della giustizia che influiscono sulla vita delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie. Basta vedere il flusso di lavoratori che si rivolgono agli sportelli vertenze del sindacato. Tante persone vittime di infortuni sul lavoro, o di mobbing, in modo particolare donne, quelle cui vengono chieste le dimissioni in bianco qualora dovessero aspettare un bambino. Accade anche questo nel nostro paese. Un lavoratore non può aspettare dieci anni per avere risolto il proprio contenzioso con la giustizia. La cultura della legalità ed i tempi certi della giustizia sono un elemento deterrente anche per la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dobbiamo pretenderla visto che siamo in assoluto tra i paesi industrializzati dove la mortalità sul lavoro è purtroppo una costante terribile in tutti i settori”.

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