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IBM. Alberta (Fim Cisl). “Siamo contrari a ridurre l’occupazione, servono investimenti”

Pubblicato il 17 Mag, 2016

17 maggio 2016 – “Si sta tenendo in queste ore un presidio di oltre 200 lavoratori della IBM in Piazza Montecitorio mentre è in corso una seduta della Commissione Lavoro al Senato, presieduta da Maurizio Sacconi, proprio sulla situazione aziendale.

“L’azienda oggi – spiega il Segretario nazionale Fim Cisl Nicola Alberta – ha 5500 lavoratori, prima della crisi ne aveva 8500 (-30%), un trend negativo che continua, visto che è stata attivata la procedura di mobilità per 290 dipendenti: 190 dirigenti e 100 impiegati. Chiediamo al Senato, alla Camera e al Governo di coinvolgere l’azienda per un incontro sulle scelte industriali nel nostro Paese che non si riducano ad una mera riduzione di occupazione e di attività. Il Governo inoltre dovrebbe richiamare IBM al rispetto delle corrette relazioni sindacali, che vedano la partecipazione dei lavoratori ma anche delle istituzioni del territorio. A IBM chiediamo di fare scelte di investimento e di allargamento di business sul software e sui servizi tecnici avanzati, unitamente ad una maggior capacità di autonomia dal Gruppo americano nelle scelte specifiche che riguardano lo sviluppo aziendale in Italia. Bisogna aprire un confronto serio sui piani industriali di prospettiva, a partire dall’area ex Expo, ma anche in tutto il Paese. Perchè lo sviluppo, per essere veramente tale, si fa con i lavoratori, non contro di loro. Sacconi, durante l’audizione, si è impegnato a convocare un incontro con l’azienda e ad impegnare il Governo sulle scelte industriali e sulla partecipazione dei lavoratori, e dei loro rappresentanti, nelle scelte strategiche aziendali. Tale condivisione è una spinta positiva alla crescita dell’azienda e allo sviluppo del territorio”.

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