Taranto, 19 giugno 2017 – Mentre si stanno concludendo le assemblee per discutere dello scenario Ilva a seguito dell’aggiudicazione del gruppo e della successiva firma del contratto avvenuta venerdì scorso tra i Commissari ed AM Investco Italy, Fim Fiom e Uilm ribadiscono la “totale indisponibilità ai licenziamenti” chiedendo che “nessuno sia lasciato indietro (bad company). La città ha già pagato a caro prezzo la presenza della fabbrica non potendosi permettere di pagare anche dal punto di vista occupazionale – sottolineano – annunciando che “ciò che emerge trai lavoratori è il forte richiamo al Governo perché in questa partita resti, nonostante l’aggiudicazione, garante del processo di risanamento ambientale e della salvaguardia dei livelli occupazionali del gruppo Ilva.
Le tre federazioni chiedono di “rendere chiari fin dal primo confronto che avverrà con la nuova proprietà quali siano gli obiettivi di produzione e quali saranno gli investimenti per innovazione impianti tubifici compresi”.
“Rimarchiamo l’importanza dell’utilizzo di nuove tecnologie che puntino a minimizzare l’impatto ambientale della produzione. Il rispetto in toto del piano ambientale non sarà merce di scambio nella trattativa ma va realizzato tutto e nei tempi più brevi possibili. Continuiamo a non volere un Ilva “a prescindere” concludono..