Roma, 30 maggio 2017. “L’incontro di oggi al Mise per esaminare le due proposte per il Gruppo Ilva è stato molto importante, ma anche molto deludente. Il prezzo occupazionale da pagare è insostenibile” . Così si è espresso il Segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina, al termine della riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico col ministro Carlo Calenda, il viceministro Teresa Bellanova, i commissari Ilva Gnudi, Carrubba e Laghi e Fim , Fiom e Uilm nazionali e territoriali sulle due proposte d’offerta presentate per l’acquisto del Gruppo siderurgico Ilva: AminvestCo (ArcelorMittal) e AcciaItalia. “I commissari hanno fatto la loro scelta e quindi oggi è stato particolarmente illustrato il piano di ArcelorMittal, che dal punto di vista degli investimenti e dell’ambientazione prende impegni importanti. Resta comunque evidente – ha detto il Segretario confederale della Cisl – che anche il piano di ArcelorMittal presenta un saldo occupazionale negativo di circa 5mila lavoratori”. “Abbiamo espresso la nostra preoccupazione e insoddisfazione – ha sottolineato Farina – e chiesto di poter proseguire il confronto per approfondire meglio la parte riguardante gli investimenti, ma soprattutto capire anche con il nuovo soggetto proprietario, come riuscire ad avere un impatto occupazionale più sostenibile”. “Quindi giovedì il confronto proseguirà e, successivamente, sarà il Governo che dovrà decidere sull’aggiudicazione. E’ chiaro che in ogni caso si tratta di una trattativa importante – ha conclcuso – per l’industria italiana e per i territori coinvolti e il nostro impegno è quello di arrivare ad un risultato positivo per il rilancio delle attività dell’Ilva e per la difesa dell’occupazione negli stabilimenti e nel territorio”.