Roma, 4 dicembre 2017. Il segretario della Fim Cisl Taranto-Brindisi Valerio D’Alò – intervenendo oggi a Radio 24- torna a parlare della vicenda Ilva. “Ci siamo schierati contro il ricorso perché non è, come qualcuno pensa, fare il bene della città, ma tutt’altro. Con la contrattazione eravamo arrivati ad un passo dalla copertura dei parchi minerari che sarebbe dovuta partire a gennaio ora si rischia che salti tutto. Ora il guaio – ha detto D’Alò- se non si fa ripartire lo stabilimento, tutte le persone che in cassa integrazione, le aziende dell’appalto e dell’indotto che da mesi non ricevono lo stipendio, non potranno rivedere il riavvio delle attività” – siamo convinti – dice il sindacalista – “che la strada da percorrere non sia quella del ricorso al Tar, ma continuare il dialogo e la contrattazione avviata per ridare prospettiva al lavoro e alla sua sostenibilità ambientale e sociale”. L’atteggiamento del presidente della Regione Emiliano e del Sindaco di Taranto è un atto di irresponsabilità nei confronti della città – ha precisato D’Alò – far partire il ricorso in questo momento è chiaro che punta a ricerca di visibilità personale del Presidente della Regione nella campagna elettorale in corso – tanto è vero – dice D’Alò – che nel corso del Consiglio Regionale, alla richiesta dei capigruppo di ritirare il ricorso al Tar, “i consiglieri regionali, di cui molti contestavano la scelta del Presidente, hanno fatto mancare il numero legale: una cosa bruttissima”. Un atteggiamento pilatesco soprattutto quello del Pd – “Ora dobbiamo decidere, siamo ad un bivio – conclude D’Alò – o continuiamo a pensare alle vecchie scadenze e ci attacchiamo ai cavilli burocratici della Regione – e a quel punto i tempi saranno altri ma qualcuno dovrà prendersene la responsabilità, oppure pensiamo che siamo a Dicembre 2017 e che con la contrattazione diamo ognuno il nostro contributo, nelle proprie responsabilità, perché ai vincoli l’acquirente a realizzare le opere. Nel frattempo, se nulla cambia, i cumuli resteranno lì, quando ci sarà vento i bambini non potranno andare a scuola e la situazione a Taranto non migliora.