Taranto, 31 Maggio 2017 – “Come già evidenziato ieri dalle Segreterie Nazionali e territoriali di Fim Fiom Uilm e USB, le RSU dell’Ilva di Taranto, il Consiglio di fabbrica Rsu del Gruppo Ilva respinge “con forza i numeri degli esuberi presentati da entrambe le cordate nei loro piani che risultano così non negoziabili” E’ quanto si legge in un comunicato diffuso al termine dell’iincontro svoltosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico tra il Ministro Calenda ed i sindacati sulle proposte per l’acquisto del Gruppo siderurgico Ilva, presentate da AminvestCo. (ArcelorMittal, Marcegaglia e Intesa san Paolo) e AcciaItalia (Jindal, CdP, Arvedi e Delfin).
Le Rsu Ilva si dichiarano quindi “indisponibili a negoziare sui piani industriali presentati. I piani vanno riscritti -sottolineano -garantendo salute,ambiente occupazione e salari. Ribadiscono inoltre “la necessità di costruire una piattaforma rivendicativa che preveda il coinvolgimento della città” perché “ambiente, salute e lavoro sono imprescindibili per il rilancio di Ilva e della provincia ionica già fortemente in crisi”. E a fronte della convocazione prevista per domani presso il mise, Fim Fiom Uilm USB “invitano tutti i lavoratori all’unità per poter affrontare insieme questa difficile vertenza, chiedendo la massima partecipazione alla prima iniziativa di sciopero, che viene proclamata per i lavoratori diretti e degli appalti, in concomitanza dell’incontro per le ultime quattro ore del primo turno di domani 01/06/2017, con presidio sotto la portineria direzione fino a termine della riunione al Mise. A valle dell’incontro di domani 1 giugno saranno programmate le assembrle e messe in campo ulteriori iniziative di mobilitazione.