Roma, 24 agosto 2015-” Continuano ininterrottamente via mare e via terra i tentativi da parte di profughi e migranti di giungere in Europa e ricominciare una vita nuova lontana da conflitti e miserie. L’emergenza sta diventando sempre più tale ed il problema, come abbiamo sempre sostenuto noi della Cisl, non si risolve innalzando barriere ma affrontando la questione con grande senso di responsabilità, solidarietà e condivisione tra tutti i paesi dell’Unione Europea”. Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, Responsabile Donne Giovani Immigrati della Cisl. “Lo hanno capito anche in Macedonia dove alla fine si sono resi conto che “non può uno scoglio arginare il mare” aprendo il proprio confine e permettendo il transito a migliaia di persone verso altre mete. La stessa Europa, nelle parole del Presidente della Commissione UE Juncker, condanna i muri e richiama l’Unione ad una maggiore collaborazione ed al ritorno a quei valori comunitari dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani di cui l’Europa stessa va fiera. Come Cisl ribadiamo la nostra contrarietà sia alla politica del rifiuto e sia a quella di un’accoglienza senza regole scegliendo la strada della “governance europea” del fenomeno, in collaborazione con gli organismi internazionali, a partire dall’ONU, nel rispetto non solo di chi fugge da guerre e persecuzioni ma anche delle popolazioni ospitanti, come l’Italia che ha dimostrato serietà e forti sentimenti umanitari e solidali salvando e accogliendo sulle proprie coste moltissime persone spesso in pericolo di vita. Pertanto, siamo sempre più convinti della necessità del superamento del Regolamento di Dublino che va affrontato subito per permettere un’equa e sostenibile distribuzione tra tutti i paesi membri dei profughi che continuano a giungere senza sosta. Nel contempo diventa urgente e necessario operare anche in termini di rafforzamento della politica di cooperazione internazionale per intervenire sulle cause che inducono migliaia di esseri umani – intere famiglie, tante donne e numerosi minori la cui sicurezza, considerata la loro vulnerabilità, deve essere una priorità – a spostarsi in massa e a rischiare la propria vita e per colpire rigorosamente gli immancabili trafficanti che lucrano sui loro bisogni”.
Ufficio Stampa Cisl