17 novembre 2018 – “La diatriba all’interno del Governo sulla Tav e sugli inceneritori, ed in generale sul tema della costruzione delle nuove infrastrutture, è la cartina di tornasole di un paese che non sa assumersi le proprie responsabilità per evitare di restare in balia delle emergenze”. Lo sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Il destino della Tav in Piemonte è per certi versi simile a quello degli inceneritori in Campania, anche se sono due vicende totalmente diverse. È giusto coniugare la tutela dell’ambiente e della salute, con i progetti delle nuove infrastrutture. Ma pensare di fermare il progresso e le necessarie opere pubbliche è un grave errore perché rappresenta un rischio per il futuro del nostro paese. Come ha detto oggi Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Anticorruzione, chi governa ha il dovere di trovare soluzioni, non di sollevare polveroni. Si ascoltino le istanze delle comunità locali, si coinvolgano anche le parti sociali che conoscono bene i problemi del territorio. Ma poi bisogna prendere una decisione sulle opere pubbliche bloccate e questo vale anche per l’emergenza rifiuti e per i roghi dolosi che mettono a rischio ogni giorno la salute di migliaia di persone. I cittadini, delle comunità locali, le imprese, i lavoratori attendono risposte, anche per evitare, come avviene in Campania, che la criminalità continui a prosperare sulla gestione del trasporto e sullo smaltimento dei rifiuti”.