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Infrastrutture. Sindacati: Nuove proposte in materia di sicurezza lavoratori edili

Pubblicato il 31 Mar, 2017

Roma, 31 marzo 2017. “Riteniamo molto utile e proficuo l’incontro di questa mattina al Mit sul tema della sicurezza nei cantieri stradali. Sapere che le nostre proposte sono state prese in considerazione per una eventuale disposizione ministeriale di prossima emanazione ci soddisfa, perché si potrà assicurare maggiore sicurezza alle migliaia di lavoratori edili che operano tutti i giorni per rendere strade ed autostrade più sicure per tutti”. Lo hanno dichiarato i segretari nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Sannino, Macale, Behri al termine del vertice al Mit con ministero del Lavoro, Aiscat, Polstrada e Anas, convocato a seguito del tragico incidente nel cantiere della A10 a Savona, in cui sono morti due operai. “Subito dopo Pasqua – dichiarano i tre segretari nazionali – prenderà il via un tavolo operativo costituito ad hoc. Noi oggi abbiamo presentato le nostre proposte, che prevedono, in particolare, di indicare più chiaramente le distanze di segnalazione, delle procedure e dei mezzi, delimitando le aree di cantiere, dove necessario, con paratie o blocchi di cemento, arrivando anche alla classificazione dei tronchi autostradali con la introduzione di specifiche classi di rischio. Inoltre dovrà essere presa in considerazione la possibilità di creare un ‘patentino’ che qualifichi le imprese dei lavori stradali, che al loro interno devono avere lavoratori formati presso gli Enti bilaterali del settore sulla specificità di tali lavorazioni, integrando così quanto previsto dal DM 4 marzo 2013. Per quanto riguarda le squadre di intervento – proseguono – si deve sostituire lo sbandieratore con segnali meccanici ad illuminazione, potenziando i controlli della Polstrada in prossimità dei cantieri e prestando particolare attenzione ai tratti tortuosi o in galleria, per i quali bisogna prevedere un aumento della distanza di inizio cantiere. Infine è necessario ridurre la viabilità ad una sola corsia, nel caso ve ne siano tre, lasciandone una interdetta al traffico e ai lavoratori, e si deve invece deviare il traffico sulla carreggiata opposta negli altri casi. Come evidente si tratta di proposte serie e fattibili, in grado davvero di assicurare la sicurezza, e quindi la dignità, di questi lavoratori. Ci auguriamo – concludono Sannino, Macale e Behri – che il provvedimento sia preso nel più breve tempo possibile, per evitare altre tragedie come quella di Savona”. Le parti si incontreranno nuovamente il 18 aprile prossimo.

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