21 febbraio 2019 – “Dati in chiaroscuro quelli diffusi oggi dall’Inps. Sembra di poter leggere i primi effetti sul mercato del lavoro della congiuntura recessiva che il Governo sta affrontando, anziché con misure anticicliche, con il blocco delle infrastrutture e la riduzione degli investimenti su crescita e formazione”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. “Dall’Osservatorio sul Precariato emerge una differenza positiva tra assunzioni e cessazioni nell’anno 2018, ma inferiore a quella del 2017. Migliore la distribuzione tra lavoro stabile e contratti a termine grazie sia all’andamento dell’economia nella prima metà dell’anno sia agli incentivi per giovani e sud, ma con una riduzione di entrambi nell’ultima parte dell’ anno. I dati sulla cassa integrazione registrano una riduzione anno su anno delle ore complessivamente autorizzate, ma un evidente rialzo negli ultimi mesi, in particolare un aumento dell’8,2% a gennaio 2019 rispetto a dicembre 2018. In aumento di quasi il 6% rispetto al 2017 le richieste di disoccupazione e mobilità, anche qui in particolare nella seconda metà dell’anno. Chiediamo al Governo un segnale di discontinuità nella politica economica, come abbiamo sottolineato con le proposte contenute nella piattaforma unitaria a sostegno della manifestazione dello scorso 9 febbraio, con investimenti su infrastrutture materiali e immateriali, politiche industriali, redistribuzione fiscale, nonché modifiche ragionate al decreto dignità, a partire dalla possibilità per gli accordi collettivi aziendali di specificare le causali per l’utilizzo dei contratti a termine e di somministrazione”.