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Inps. Sbarra: “Numeri positivi che nascondono criticità, servono incentivi al lavoro stabile, potenziamento di politiche attive e ammortizzatori sociali”

Pubblicato il 19 Lug, 2018
19 luglio 2018 – “Secondo l’Osservatorio del precariato dell’Inps, le assunzioni, nei primi 5 mesi dell’anno, sono aumentate del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel contempo l’osservatorio sulla Cassa Integrazione registra una riduzione delle ore autorizzate, sia su mese che su anno, con un dato che negli ultimi mesi va stabilizzandosi: numeri positivi che però  nascondono anche criticità”. Lo dichiara in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. “Dietro il dato medio della crescita delle assunzioni, infatti- continua Sbarra- si cela un andamento ineguale tra tempo indeterminato e contratti a termine, con una crescita assai superiore di questi ultimi, mentre la riduzione della Cassa Integrazione, pur riflettendo una ripresa economica che va consolidandosi, è in una certa misura dovuta a trattamenti scaduti che hanno superato il periodo massimo concesso dalla legge. Chiediamo a Governo e Parlamento una riflessione concreta su queste problematiche”. “Da una parte, i limiti ai contratti a termine introdotti con il decreto dignità hanno un senso solo se accompagnati da incentivi significativi ai contratti stabili; dall’altra- conclude Sbarra- se si vuole contrastare la precarietà vanno potenziate le politiche che danno supporto ai lavoratori nelle transizioni:  politiche attive e servizi per l’impiego che aiutino le persone ad essere orientate, formate, riqualificate per facilitare la ricollocazione del lavoratore nel mercato del lavoro; ammortizzatori sociali che vanno irrobustiti prolungando la cassa integrazione straordinaria nelle aree di crisi complesse e per i casi di ristrutturazioni complesse, perché la ripresa non è ancora solida e molte sono le aree e le aziende in difficoltà”.
 

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