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Invatec. Furlan: “E’ una eccellenza italiana. Chiusura e’ un atto inaccettabile. Aprire negoziato e trovare una soluzione per mantenere occupazione.

Pubblicato il 30 Giu, 2018

Roma 30 giugno 2018 –  “La chiusura delle due aziende Medtronic INVATEC di Torbole Casaglia e Roncadelle, inprovincia di Brescia, e’ inaccettabile. Non si possono trattare i lavoratori solo come un costo. E’ in gioco il destino di centinania di famiglie. L’azienda ha il dovere di confrontarsi con il sindacato per trovare una soluzione. “ Lo afferma Annamaria Furlan segretaria generale della Cisl, esprimendo la sua vicinanza ai 314 tra lavoratrici e lavoratori che sono in presidio permanente davanti ai cancelli delle due unita’ produttive oramai da circa 15 giorni. “La decisione di Medtronic risulta ancora piu’ inammissibile considerando che la INVATEC non e’ una azienda in crisi: la cessazione delle sue attivita’, infatti, risponde a una logica della compagnia di delocalizzazione delle produzioni verso Paesi con lavoro a minor costo e di trasferimento delle aree di ricerca e sviluppo negli Stati Uniti. E’ doveroso ed opportuno l’intervento del ministero dello Sviluppo Economico nei confronti degli azionisti affinche’ rivedano il loro piano di dismissione e diano nuove prospettive alle attivita’ produttive, salvaguardando gli attuali livelli di occupazione. Come ha ribadito la Femca Cisl, la nostra categoria del settore, oltre al grave danno in termini di occupazione, risorse economiche per il territorio e di depauperamento produttivo, la chiusura dei due siti rappresenterebbe anche la perdita di un’eccellenza nell’ambito delle produzioni del biomedicale, settore nel quale il nostro Paese e’ leader a livello mondiale, con la contestuale dispersione di professionalita’ e competenze”.

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