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Ius soli. Furlan: “Inaccettabile ordinanza sindaco di Como sul divieto di aiuto ai clochard”

Pubblicato il 21 Dic, 2017

Roma, 20 dicembre 2017. “Non condividiamo per niente l’ordinanza del sindaco di Como che vieta alle associazioni ed ai volontari di quella città di portare una tazza di latte ai clochard. E’ un paese che rischia di disperdere i valori fondamentali espressi nella nostra costituzione, il senso di solidarietà e di stare vicini agli ultimi”. Lo ha detto la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Roma all’iniziativa della Cisl, Fai e Anolf sui migranti. “La Cisl è vicina a tutte le associazioni che aiutano e sostengono i più deboli e bisognosi della società. Noi siamo con i cittadini di Pozzallo e Lampedusa che hanno aperto le loro case a chi scappa dalla morte e dalla fame. E ci sentiamo alleati più che mai con chi vuole costruire una società multietnica e multiculturale. Non ci piace questa Europa xenofoba e razzista dove qualcuno pensa di cancellare i valori della tolleranza, dell’accoglienza e della inclusione sociale. E’ un modello di vita sbagliato e pericoloso che non ci piace e che non vogliamo. Ci sentiamo impegnati invece a cambiare l’Europa mettendo al centro i valori della dignità del lavoro e della persona, superando i nazionalismi xenofobi e razzisti. Ci sentiamo alleati con tutti coloro che dicono che bisogna conciliare la dignità del rispetto dei diritti umani e della persona con il tema della legalità. Un fatto che ha caratterizzato positivamente l’atteggiamento e gli sforzi del Governo italiano in questi mesi”. A tal proposito la Furlan ha sottolineato di aver condiviso le parole del Ministro dell’Interno Minniti sullo ius soli e sul diritto di cittadinanza che “significa riconoscere anche l’identità alle persone”. “Cerchiamo di farla questa legge- ha affermato Furlan – La stragrande maggioranza degli italiani è sicuramente favorevole perché si tratta di riconoscere la cittadinanza a migliaia di ragazzi nati e cresciuti in Italia che giocano con i nostri figli, frequantano le stesse scuole, condividono i nostri valori culturali. Basta con i tatticismi elettorali o con il coltivare la paura e l’insicurezza delle persone solo per speculazione politica”.

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