Roma, 21 aprile 2016. “Siamo molto grati alla Cei ed ai Vescovi italiani per l’ampio messaggio dal profondo significato sociale e morale in occasione della ricorrenza del Primo maggio”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sul messaggio dei Vescovi italiani. “Il messaggio dei Vescovi è davvero uno stimolo per tutti ed un incoraggiamento anche per il sindacato e per la Cisl in particolare, ad intensificare la propria azione di tutela dei diritti e della dignità del lavoro, spesso calpestati a causa degli eccessi di un capitalismo finanziario e speculativo che in questi anni ha provocato miseria e povertà in tutto il pianeta. L’emergenza occupazionale è il principale problema su cui bisognerebbe concentrarsi in uno sforzo comune da parte delle istituzioni, della politica, dei corpi sociali per contrastare con nuove politiche di crescita e con investimenti produttivi gli effetti della crisi economica da cui tutta l’Europa ed il nostro paese fanno fatica ad uscire. Il lavoro è lo strumento per realizzare una vera promozione umana e garantire una piena cittadinanza come sottolineano la Cei ed i Vescovi. Senza lavoro prevale il senso di sfiducia, la frustrazione e la solitudine che rappresentano oggi le patologie diffuse ed un grave pericolo per il futuro delle nostre società post industrializzate. Per questo condividiamo i saggi richiami della Cei alla responsabilità sociale delle imprese per riconsiderare il lavoro come luogo umanizzante, strumento di riscatto sociale e civile, in particolare per i giovani che disperano di poter trovare una occupazione o che vivono il dramma della precarietà. Il nostro paese potrà uscire dalla crisi solo con una piena unità e la coesione tra tutte le forze responsabili attraverso un grande patto sociale che metta al centro la dignità del lavoro, la giustizia sociale, un fisco più equo, la riduzione della povertà, la lotta alla criminalità, una più mirata formazione dei giovani”