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Lavoro. Furlan: “No a speculazioni politiche ed elettorali. Servono invece scelte condivise”

Pubblicato il 12 Mag, 2017

 

Roma, 12 maggio 2017. “Il tema del lavoro non può diventare un argomento di speculazione politica o elettorale. Occorrono scelte condivise e più coesione sociale”. Lo ha detto oggi a Pomezia la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento a conclusione del Congresso regionale della Cisl Lazio. “Dobbiamo creare le condizioni di un paese che non specula sul lavoro ma che si pone il tema di come scegliere in maniera responsabile e di saper programmare. Il tema del lavoro non può lasciare ambiguità o strizzare l’occhio ai populismi o alla cultura dell’immobilismo. Abbiamo tanti esempi in cui la politica ha pensato di fare a meno del sindacato facendo riforme sbagliate come per le pensioni o la buona scuola ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma la lezione è servita. Il modello che non riconosce la funzione sociale e dei corpi intermedi noi lo combattiamo”. La Furlan ha aggiunto che il Congresso confederale di fine giugno sarà l’occasione per rilanciare la sfida della Cisl ai populismi. “Noi siamo il sindacato confederale. Il nostro modello sindacale è fondato su una maggiore qualità della partecipazione attraverso una leadership diffusa dei nostri delegati nei territori, in ogni posto di lavoro e tra i pensionati in rappresentanza di milioni di iscritti. Questa è la strada che farà la differenza. Il modello dell’uomo solo al comando o della disintermediazione non ci piace perché non funziona”. La leader della Cisl ha poi affermato che “abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa non solo per affrontare le vicende economiche ma anche per costruire la pace. C’è un silenzio assordante delle istituzioni internazionali a partire dall’Onu sulla “guerra a pezzi” di cui parla con insistenza Papa Fracesco, di fronte ai conflitti in tante parti del mondo ed ai nazionalismi esasperati. Anche l’Europa dovrebbe essere protagonista di un processo pacificatore nel mondo”.

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