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Lavoro. Furlan: “Se il Governo non cambia politica economica andremo a sbattere”

Pubblicato il 12 Apr, 2019

12 aprile 2019 – “Sarà un crescendo. Di iniziative, di manifestazioni, di scioperi. Finché il governo non capisce che deve cambiare politica altrimenti andiamo a sbattere”. E’ quanto sottolinea oggi la segreteria generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervistata dal neo direttore de “Il Dubbio”, Carlo Fusi, a proposito delle iniziative unitarie del sindacato nelle prossime settimane. “E’stato disarmante vedere l’ultima Finanziaria caratterizzata dalla scelta politica di puntare su quota 100 e reddito di cittadinanza, e non su sviluppo, crescita e lavoro”, aggiunge la leader Cisl. “Succede perché la politica non si dedica più a costruire per il futuro. C’è una ossessiva e continua ricerca del consenso quotidiano senza occuparsi di ciò che accadrà al paese e ai cittadini tra uno, due, tre anni. Carenza di lungimiranza. E si vede anche dal fatto che mentre discutiamo tanto di pochi migranti si trascura il dramma per cui ogni giorno dall’Italia partono tanti giovani per migrare. E’ questo il nostro vero impoverimento: il fatto cioè di non avere la capacità di creare prospettive per il futuro. E quindi coltivare ed alimentare la speranza”. La Furlan definisce “davvero sconcertante che dopo aver negato per tanti mesi che fossimo a crescita zero, adesso arriva il Def nel quale si riconosce che l’Italia è ferma ma ciò nonostante non ci si concentra neppure minimamente su come sbloccarla. Solo promesse e dispute elettorali. Tuttavia tante iniziative di mobilitazione e di scioperi di categorie sono sicura aiuteranno il governo a ragionare – aggiunge la leader Cisl -. Proprio perché il governo finalmente capisca che o cambia la sua politica economica e sociale oppure porta il Paese a sbattere. E dopo otto anni di crisi economica, di tante sofferenze e sacrifici di uomini e donne del nostro Paese, questo non può essere consentito. A nessuno”.

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