Roma, 16 febbraio 2018. “La crescita economica viene da maggiori investimenti in nuove tecnologie, infrastrutture, capitale umano, con una riforma fiscale capace di favorire lo sviluppo e l’aumento dei consumi. Ma è importante avere anche un nuovo sistema di relazioni industriali incentrato sulla partecipazione, sulla maggiore produttività e sulla qualità di ciò che le imprese realizzano”. E’ quanto sottolinea oggi la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan in un intervento pubblicato sul quotidiano cattolico “Avvenire”. “Di fronte alla sfida della economia globalizzata, se non entra in campo l’innovazione competitiva, le imprese italiane faranno sempre più fatica a vincere la concorrenza nei mercati internazionali. Ma per fare questo abbiamo bisogno proprio di quel “patto della fabbrica” più volte evocato dagli stessi industriali italiani, superando gli ultimi ostacoli che sono emersi nella lunga fase negoziale”, aggiunge la leader della Cisl. “I tempi sono maturi per un accordo, lo diciamo con grande convinzione. Ogni ritardo, ogni titubanza, sarebbe inconcepibile e costituirebbe un grave danno per il nostro sistema economico, per il rilancio della produttività e dei salari”, sottolinea convinta la Furlan. “E’ necessario quindi attraverso buone ed innovative relazioni industriali trovare una sintesi responsabile per creare un clima sociale favorevole al consolidamento della crescita. La grande trasformazione che il mondo del lavoro sta subendo ci riporta al nostro antico mestiere: contrattare. Oggi abbiamo bisogno di condividere gli obiettivi con il sistema delle imprese, fissare regole chiare sul piano dei rinnovi dei contratti, la formazione permanente, il salario, il welfare contrattuale, la misurazione della rappresentanza anche per le imprese, in modo da evitare il pericolo di un “dumping” negoziale”. Secondo la segretaria della Cisl si possono sperimentare forme nuove di partecipazione non solo organizzativa ma anche nel capitale delle imprese, utilizzando i fondi contrattuali e previdenziali come lo strumento per costruire una vera democrazia economica. “Ecco perché le prossime giornate saranno decisive e costituiranno un banco di prova importante per le parti sociali” aggiunge la Furlan. “Il cambiamento sta riportando al centro un forte bisogno di sindacato, come abbiamo visto nelle vertenze esplose negli ultimi mesi ad Amazon, Ikea, Embraco. Anche dove l’economia ha creato modelli di business nuovo, occorre tutelare meglio il lavoro, la sua sicurezza e la dignità della persona”. Infine l’appello: “In questa campagna elettorale fatta solo di slogan, sindacati e imprese possono dare un contributo forte alla concretezza ed al “realismo” più volte evocate in queste settimane dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal presidente della Cei, il Cardinale Gualtiero Bassetti. Questa è la strada da intraprendere, esercitando fino in fondo il nostro mestiere, rimettendo al centro del dibattito del paese il ruolo dei corpi intermedi, l’importanza della partecipazione e del dialogo sociale nel governo delle società complesse”.