Roma, 12 settembre 2016 – “Dai dati diffusi oggi dall’Istat emerge un chiaro aumento di occupazione, sia sull’anno sia rispetto al trimestre precedente. Anzi, mentre nel primo trimestre 2016 vi era stato uno stallo, probabilmente dovuto al fatto che le aziende avevano anticipato le assunzioni a fine 2015 per usufruire dell’importo maggiore dell’incentivo, nel secondo trimestre l’occupazione complessiva è cresciuta in modo sostenuto (+0,8%, 189 mila), meno per quanto riguarda il tempo indeterminato (+0,3%), più per quanto riguarda l’occupazione a termine ( +3,2%), e cresce anche il lavoro autonomo (+1,2%), con un significativo calo dei Neet”. E’ quanto sostiene in una nota il Segretario confederale della Cisl Gigi Petteni commentando i dati dell’Istat di oggi. “Nell’ambito di questi numeri positivi, il lavoro dipendente a tempo indeterminato è comunque quello che cresce meno, ed in questo il dato è coerente con quello diffuso venerdì scorso nel Rapporto sulle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro. Due cose appaiono certe – sottolinea Petteni – la prima è che la riduzione dell’incentivo tra 2015 e 2016 ha fatto perdere appeal al contratto a tutele crescenti; la seconda è che all’economia serve una forte spinta”. “Ora è dunque importante ragionare con il Governo sulle scelte che saranno inserite nella legge di stabilità circa le modalità per far costare di meno il lavoro stabile. Ancora più importante è il ruolo che deve svolgere la politica fiscale, puntando al potenziamento dei consumi interni, con politiche redistributive a favore delle classi medio-basse ed una strategia di crescita della produttività. Contemporaneamente – conclude – va finalmente avviata la riforma delle politiche attive stabilita con il Jobs Act, il cui ritardo non è più accettabile”.