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Lavoro. Romani: “Su tempo determinato Calderone consulti prima le parti sociali”

Pubblicato il 10 Mar, 2023


“Riguardo all’annuncio intervento del governo in materia di lavoro a tempo determinato, per la Cisl è auspicabile un provvedimento che vada nella direzione di ripristinare la norma a suo tempo introdotta dal governo Draghi la quale prevedeva la possibilità di contratti senza causale per i primi 12 mesi, rinnovabili per ulteriori 12 solo a fronte di causali individuate dalla contrattazione. Sarebbe invece sbagliato consentire proroghe fino a 24 mesi in assenza di alcuna causale così come, altrettanto, era un errore irrigidire le casistiche attraverso la legge, come fatto con il ‘decreto dignità’”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl Giulio Romani. “I recenti dati ISTAT hanno segnalato una  crescita del tasso di occupazione accompagnata da  un miglioramento del rapporto tra contratti a tempo indeterminato e non. Riteniamo che questa  positiva tendenza debba essere assecondata con norme che sostengano il ruolo della contrattazione, favorendo l’incontro tra le parti, e che evitino di innestare una nuova tendenza alla crescita della precarietà di cui certamente non si sente il bisogno. Chiediamo perciò alla Ministra Calderone, prima di assumere decisioni, di consultare le parti sociali ponendo attenzione anche alla questione dei tempi determinati di eccessiva brevità”.

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