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Lavoro. Romani: “Troppo stringenti criteri su regolazione lavoro su piattaforme”

Pubblicato il 9 Dic, 2022

“Sebbene l’iniziativa della presidenza ceca sulla Direttiva Ue sulle piattaforme digitali sia stata bocciata siamo comunque preoccupati per un cambio di direzione rispetto alla vecchia bozza di direttiva che avevamo considerato molto equilibrata in quanto, pur evitando la rigidità di una presunzione assoluta di lavoro subordinato, introduceva una valutazione basata su pochi criteri oggettivi”. È quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Giulio Romani.  “A nostro parere la proposta della presidenza ceca mira a rendere tali criteri troppo stringenti e dunque maggiormente difficoltoso il percorso. Questa prospettiva per noi rappresenta un peggioramento del compromesso già raggiunto che potrebbe penalizzare una tipologia di lavoratori particolarmente deboli. In tal senso chiediamo al ministro del Lavoro Calderone di consultarsi, come da noi già richiesto senza aver ottenuto alcuna risposta, con le parti sociali prima di assumere ulteriori posizioni in sede europea, come purtroppo ha già fatto, su un tema straordinariamente delicato anche rispetto alle prospettive di allargamento ad altre tipologie di lavoro nel futuro”. 

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