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Lavoro. Sbarra: “Partecipazione lavoratori al capitale per cambiare le aziende”

Pubblicato il 16 Mar, 2021

Roma, 16 marzo  2021 . “Ci fa veramente piacere che Enrico Letta abbia valorizzato e rilanciato il tema della partecipazione di lavoratori che per noi centrale. La Cisl è stata storicamente, fin dalle sue origini, sempre favorevole alla costruzione della democrazia economica ed alla partecipazione dei lavoratori alle scelte delle aziende. Noi crediamo che questa sia la stagione giusta per favorire questo processo e riorganizzare anche il nostro sistema economico e produttivo”. È quanto sottolinea oggi in una intervista a QN il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra. “L’incontro tra capitale e lavoro era uno dei principi da cui scaturì l’articolo 46 della nostra Costituzione che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende. Dobbiamo finalmente discutere di questo senza pregiudizi.  I tempi sono maturi. Se non ora quando ?”, aggiunge Sbarra. “La partecipazione é la strada per alzare la produttività, la qualità dei prodotti ed i salari, concorrere alle scelte del management, arginando l’antagonismo sterile. Credo che questo sia un bene per tutto il sistema paese”. sottolinea il neo leader della Cisl
“La destinazione delle risorse del Recovery Fund va accompagnata con un grande disegno di democrazia economica, responsabilizzando imprese e lavoratori. Il terreno di confronto e maturazione restano le libere e autonome  relazioni sindacali e la contrattazione ma occorre, anche , una legge che dovrebbe favorire fiscalmente la partecipazione azionaria in forma collettiva dei lavoratori e sostenere i fondi contrattuali che oggi vengono tassati impropriamente come i “guadagni” di borsa. Altro che salario minimo o legge sulla rappresentanza sindacale”.
“In molte aziende di successo la partecipazione è già una realtà ampiamente sperimentata. Anche i nuovi contratti stanno introducendo strumenti moderni di indirizzo e controllo dei lavoratori. Dobbiamo coinvolgere sempre di piu’ le persone nel destino della loro impresa. Per questo é necessaria la democrazia economica: per redistribuire con equità la ricchezza, per creare nuovi soggetti imprenditoriali, facendo crescere il tessuto della piccola e media industria, favorire il lavoro dei giovani e delle donne. Questo è l’obiettivo della Cisl”. Sbarra aggiunge che “possiamo utilizzare i Fondi pensione complementari per sostenere l’economia reale del nostro Paese, per modernizzare il capitalismo italiano, renderlo più libero dalla finanza e anche più produttive le aziende attraverso il coinvolgimento dei lavoratori. Discutiamo di questo senza pregiudizi.
Noi pensiamo che le buone relazioni industriali, la contrattazione innovativa e soprattutto la partecipazione dei lavoratori alle scelte strategiche delle imprese possano rappresentare una risposta efficace alle tante vertenze aperte. Penso all’Ilva, all’Alitalia, ma soprattutto alle tante aziende a partecipazione pubblica dove potremmo subito partire con la partecipazione dei lavoratori al capitale, come l’Enel, l’Eni, Finmeccanica, in prospettiva anche le Poste”.

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