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Lavoro. Sbarra: “Contrattazione motore insostituibile di crescita, sostenerla con adeguate politiche fiscali”

Pubblicato il 20 Ott, 2020

Roma, 20 ottobre 2020- “Dal rapporto sull’andamento dei premi di produttività pubblicato dal Ministero del Lavoro arriva un’ulteriore conferma di quanto la contrattazione, in particolare quella aziendale e territoriale, sia un insostituibile motore di crescita, innovazione e coesione. Valorizzarla, specialmente in una stagione come questa, vuol dire aumentare la resilienza del tessuto sociale e produttivo, incrementare qualità e benessere del lavoro, elevare produttività e coinvolgimento dei lavoratori”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl. “La via della ripartenza salariale e di uno sviluppo sostenuto – aggiunge – parte dalla capacità di promuovere l’esercizio contrattuale e bilaterale, dal sostenere gli accordi leader in ogni comparto, dalla lotta senza quartiere al dumping negoziale, alle rappresentanze di comodo e ai contratti pirata. E non certo da feticci sbagliati come il salario minimo legale o da leggi su causali e rappresentanza”. “L’Italia ha dalla sua una rete di relazioni industriali nazionali e decentrate estese, reattive, in presa diretta con i bisogni reali di ogni azienda e di ogni territorio. Per consolidarle ulteriormente, specialmente nel Mezzogiorno, occorre agire sulla leva fiscale, sgravando gli accordi di produttività e gli adeguamenti retributivi di primo e secondo livello. Bisogna promuovere l’autonomia dell’incontro negoziale incentivando accordi innovativi su welfare, organizzazione del lavoro, partecipazione. Al Governo chiediamo un impegno su questi fronti e, più in generale, su un modello di sviluppo che esalti l’apporto sussidiario della contrattazione e valorizzi il ruolo delle rappresentanze sociali nel disegno delle strategie di crescita”, conclude Sbarra.

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