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Lavoro, Sbarra: “No a leggi su rappresentanza e salario minimo”

Pubblicato il 28 Mag, 2022

Il leader della Cisl, Luigi Sbarra, conferma il no della sua organizzazione a leggi su salario minimo e rappresentanza. “Non servono leggi sulla rappresentanza e norme legislative sul salario minimo – ha detto concludendo il XIX congresso confederale – sono materie che devono restare di pertinenza del libero e autonomo incontro negoziale. I contratti pirata vanno combattuti estendendo i contenuti contrattuali maggiormente rappresentati in ogni settore e comparti di riferimenti. Il Governo vuole sapere quali sono? Vada all’Inps, non in Parlamento. Si chiamino i dirigenti dell’Inps e chiedano di guardare i dati Uniemens. Da lì abbiamo l’esatta fotografia di quali sono i contratti maggiormente rappresentativi impegnati nei settori di riferimento. Scoprirà l’incredibile: i contratti di riferimento sono quelli firmati da Cgil, Cisl e Uil. La soluzione c’è e se c’è volontà vera è a portata di mano. Possiamo subito definire un’intesa”.
Sbarra ha aggiunto di avere “una paura incredibile di delegare a governi e parlamenti pezzi di sovranità che abbiamo conquistato in quasi 70 anni di impegno sociale e sindacale. Non cedo questa prerogativa e sovranità al Parlamento per farla diventare merce di scambio elettorale”.

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