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Lavoro. Sbarra: “Pronti ad aprire confronto nazionale con Foodora ed altre società per tutelare i Riders”

Pubblicato il 3 Giu, 2018
3 giugno 2018.  “É ormai tempo di costruire un confronto nazionale che fornisca diritti e tutele concrete per i riders, aprendo un vero negoziato che coinvolga direttamente associazioni datoriali e società che gestiscono le piattaforme digitali, Ministero del Lavoro ed Inps, Organizzazioni Sindacali Confederali e di Categoria”. Così commenta Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto della Cisl e responsabile del mercato del lavoro, la disponibilità annunciata ieri da Foodora e da altre società della Gig Economy in merito alla crescente necessità di intervenire a livello nazionale per regolare i diritti dei sempre più numerosi lavoratori impiegati in questo settore, finora privi di contratti collettivi .

“La carta definita dal comune di Bologna é un utile punto di riferimento, ma i lavoratori hanno bisogno, ora e subito, di un accordo quadro nazionale che sia efficace e nella prospettiva di realizzare un contratto di lavoro per i riders. Apprendiamo che c’è la disponibilità- continua Sbarra – delle principali imprese del settore di aprire responsabilmente una trattativa nazionale concreta. Si tratta di un fatto importante. La Cisl è pronta. Diventa necessario ed urgente che i responsabili di tutte le più grandi piattaforme si siedano con il sindacato nazionale attorno ad un tavolo per avviare un confronto specifico finalizzato alla ricerca di soluzioni. Se poi il nuovo governo Conte – conclude Sbarra – vorrà accompagnare da vicino la definizione di un accordo di lavoro, mettendo a disposizione sostegni e misure specifiche per le tutele previdenziali ed infortunistiche, noi ne saremmo ben contenti. Per la Cisl é urgente arrivare a regolare i diritti fondamentali sul salario, malattia ed infortuni, ferie, accesso alle app, privacy, diritto alla non discriminazione, al di là della tipologia di contratto utilizzata. Dai convegni e dalle denunce é il tempo di passare a costruire soluzioni concrete”.
 

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