1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Manovra. Furlan: “Segnali positivi...

Manovra. Furlan: “Segnali positivi su lotta all’evasione fiscale ma il taglio al cuneo non è sufficiente”

16 Ottobre 2015 – “Abbiamo già aperto il confronto con il governo sulla finanziaria, vi sono alcune cose sicuramente positive, in modo particolare passiamo dall’essere un Paese che dalla logica dei condoni fiscali passa finalmente ad una lotta seria ed efficace, con gli strumenti necessari all’evasione fiscale”. Così Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl, oggi a Napoli dove ha partecipato insieme alla Cisl campana ed alla Cisl scuola all’iniziativa “La partita del futuro” allo stadio San Paolo, al fianco dei giovani delle scuole e università campane. “La scuola – ha osservato la leader della Cisl – è lo strumento che unisce perché solo insieme si costruisce il futuro. Oggi una giornata bellissima. Grazie alle scuole di Napoli per questa straordinaria scommessa. “Per i giovani sento predicare tanto, ma fare troppo poco. I giovani hanno bisogno di investimenti sulla formazione, di alternanza scuola-lavoro, di creare i posti di lavoro, perché lì è il loro futuro e di un sistema sociale e previdenziale che li sappia sostenere” ha aggiunto commentando le misure previste in Finanziaria “I giovani sono la speranza per guardare con positività al futuro e costruire una società migliore. E per i giovani – – in termini previdenziali dobbiamo costruire una pensione di garanzia: non possiamo accettare che, siccome il sistema è tutto contributivo, i nostri giovani che per troppo tempo hanno lavori precari e discontinuità contributiva devono essere nel futuro anziani poveri”. 

“Basta parole – aggiunge – passiamo ai fatti, così come tante volte abbiamo chiesto al Governo. Ci è stato garantito dal ministro del Lavoro che finalmente sbloccheremo questi aspetti, la pensione di garanzia per i nostri giovani, la rivalutazione delle pensioni in essere, il riconoscimento della maternità come valore sociale, quindi un anno di contributo per i figli, la separazione tra assistenza e previdenza e poi, mestiere per mestiere, lavoro per lavoro, definire la gravosità perchè non tutti i lavori sono uguali”. 

 Torna poi sulla stretta all’evasione fiscale prevista nella manovra ribadendone l’importanza  perché “l’evasione è una malattia grave che investe il nostro Paese in modo insopportabile” ha osservato. “Siamo ben oltre 100 miliardi tra evasione dell’Irpef, dell’Iva, quindi la stretta sull’evasione è sicuramente una cosa positiva. Va fatta in modo determinato, coraggioso, con gli strumenti giusti perché sia efficace. Il contrasto di interessi è uno strumento che laddove è stato usato ha dato risultati molto positivi – ha sottolineato – Poi cambiare il modello culturale, passare dai condoni alla lotta vera all’evasione significa affermare che ogni euro evaso è un euro rubato agli ospedali, alle scuole, ai servizi sociali, al bene comune. Un grande senso di responsabilità a cui tutti devono essere richiamati”. 

“Segnale positivo anche quello del cuneo fiscale, parliamo di poche risorse, ne servirebbero molte di più – ha concluso – ma è un segnale che finalmente si guarda a come irrobustire le buste paga dei lavoratori. Abbiamo chiesto al governo di impegnarsi di piu’, di investirci di piu’, ma anche qui finalmente si e’ tutti d’accordo che il taglio del cuneo deve essere a favore dei lavoratori. Mancano i pensionati. Abbiamo chiesto al governo un segnale importante anche sui nostri anziani. Da troppi anni c’e’ il blocco della rivalutazione delle pensioni”,
E poi le infrastrutture: “Sono importanti i finanziamenti sulla crescita”, ma “oltre agli 11 miliardi previsti di investimenti diretti e i 6 miliardi di agevolazione per i privati che investono, bisogna sbloccare i circa 80 miliardi bloccati da troppo tempo per grandi e medie infrastrutture di cui il Paese ha bisogno per essere competitivo e di cui hanno bisogno tutti i cittadini nella loro vita quotidiana” ha detto parlando delle misure previste nella manovra relative alla crescita. “Non si capisce – ha aggiunto Furlan . perché continuiamo a tenere bloccate queste risorse che già ci sono. Facciamo partire i cantieri, 80 miliardi di opere sono circa 400mila posti di lavoro”.”
Parlando del contratto per i lavoratori della Pubblica amministrazione, Furlan ha evidenziato che “lì lo Stato è datore di lavoro. Dobbiamo rinnovare tanti contratti pubblici e privati, lo Stato dia l’esempio”.

Condividi