28 dicembre 2018 – “La retromarcia sugli aumenti Ires alle imprese no profit che dovrà essere riscontrata in un successivo atto normativo alla ‘manovra del cambiamento’ dovrà ristabilire un principio di equità, mantenendo le agevolazioni per quell’associazionismo essenziale per la coesione del Paese in quanto impegnato nella tenuta del tessuto sociale nonché volano di occupazione e sviluppo”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga.
“Voler contrastare la povertà e l’esclusione sociale da una parte e poter pensare di rendere più onerosa l’esperienza del terzo settore e del volontariato impegnato proprio nei campi dell’assistenza, della sanità, dell’educazione a favore delle persone più vulnerabili ed in difficoltà- sottolinea Ganga- poteva essere contraddittorio e pericoloso e bene ha fatto il Governo a dichiararsi disposto a rivedere la propria posizione. Ora, a questo opportuno ripensamento, dovrà seguire l’atto normativo immediato, ma quanto è successo evidenzia ancora una volta quanto la CISL afferma da tempo. La complessità dei fenomeni sociali ed economici si governa attraverso il dialogo aperto e la partecipazione costruttiva delle espressioni organizzate della società civile. Chiediamo ancora, quindi, al Governo di aprirsi realmente al confronto con le parti sociali evitando che i temi del welfare ed in particolare la questione socio sanitaria, pensionistica e tributaria possano essere assunti al di fuori di un confronto serio e costruttivo”. “Lo affermiamo consapevoli che da scelte più ponderate, praticabili e condivise su temi estremamente delicati per la vita di milioni di cittadini ne trarrebbero giovamento la crescita e la coesione del Paese- conclude Ganga.