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Metalmeccanici. Bentivogli (Fim Cisl): “Scelte decisive per la Manfrotto”

Pubblicato il 16 Apr, 2018

Roma, 14 aprile 2018. E’ stata raggiunta l’ipotesi d’accordo per il contratto integrativo, a valere per il periodo dall’01.01.2018 e fino al 31.12.2020, tra la Direzione aziendale della Manfrotto di Cassola a Vicenza e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. L’accordo vale per tutti i lavoratori delle società del gruppo Manfrotto + CO. e Vitecgroup Italia con le unità di Cassola (Vicenza) e di Feltre (Belluno). “Si tratta di un accordo molto innovativo che tutela i lavoratori e accompagna la trasformazione verso l’industria 4.0”, dichiara Marco Bentivogli, Segretario Generale Fim-Cisl. L’accordo rafforza le relazioni sindacali e pone l’accento sulla responsabilità sociale dell’impresa e sullo sviluppo sostenibile e riafferma – precisa il sindacalista -il ruolo decisivo della partecipazione e della crescita delle competenze dei lavoratori, per un’azienda che vuole guardare avanti”. L’accordo prevede la partecipazione organizzativa che si declina nei gruppi di lavoro permanenti sui temi dell’organizzazione e delle condizioni di lavoro. L’attività dei gruppi di lavoro riguarderà i percorsi di formazione professionale e di costante aggiornamento delle competenze. Viene introdotto un sistema di partecipazione strategica che prevede il coinvolgimento e la consultazione preventiva obbligatoria di un rappresentante delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori all’interno del Board divisionale nella fase di elaborazione del piano strategico, prima che lo stesso diventi parte delle scelte del gruppo. Saranno attuati dei percorsi che coinvolgeranno l’azienda, le organizzazioni Sindacali e l’università, con il supporto di Adapt (Associazione per gli studi sul lavoro fondata dal Prof. Marco Biagi), per lo sviluppo delle competenze e delle conoscenze dei lavoratori in ottica di industry 4.0, e per il sostegno formativo-culturale sulla partecipazione. Le parti si impegnano nella definizione di una nuova classificazione dei ruoli professionali, basato sul saper fare (conoscenze tecniche, procedure, abilità etc.) e sul saper essere (competenze comportamentali e di lavoro in gruppo), che porteranno alla costituzione del Passaporto della Professionalità, per la certificazione dei percorsi formativi e delle competenze. Particolare attenzione è posta sui temi dell’Ambiente, Salute e Sicurezza e Benessere  lavorativo, con la previsione di incontri periodici di analisi sulla natura e le cause dei mancati infortuni e degli eventi infortunistici e sulle malattie professionali, sull’utilizzo e la predisposizione dei dispositivi di protezione, sugli interventi volti a rimuovere le barriere architettoniche, sulla predisposizione di tulle le iniziative di formazione e sensibilizzazione e per assicurare il benessere personale e ambientale dei lavoratori, a cui si aggiunge la condivisione di buone pratiche di techno stress. Il tema della conciliazione vita-lavoro è oggetto di diversi interventi tra cui le modalità di utilizzo delle ferie e dei permessi retribuiti, le flessibilità di orario e il part-time. In tale ambito inoltre viene introdotto il lavoro agile (Smart Working) che potrà svolgersi per due giorni alla settimana al di fuori della sede aziendale Viene strutturato un sistema di welfare, con 100 Euro annue aggiuntive a quanto previsto dal Ccnl dei metalmeccanici, cui il lavoratore potrà accedere mediante una specifica piattaforma web, con misure di sostegno alla maternità e paternità, di assistenza e cura, di progetti wellness, di rafforzamento della sanità e previdenza integrativa, di mobilità sostenibile, di programmi People focus (benessere, cultura, socialità e sostenibilità) e permessi solidali. Infine viene istituito un Premio di Risultato correlato alla produttività, qualità e redditività, par a circa 1.100 Euro annue, che prevede una maggiorazione fino al 25% in caso di conversione di conversione in welfare da parte del lavoratore, e che verrà integrato dal 2020 sulla base dello sviluppo delle competenze professionali dei lavoratori. Questo risultato è il frutto di buone e innovative relazioni industriali in cui la Fim di Vicenza e  e Adriano Poli e la Fim di Belluno-Treviso con Mauro Zuglian hanno saputo ben interpretare le nuove sfide della contrattazione e del valido supporto della Fondazione Adapt che ha seguito sin dall’inizio tutto il percorso.                                                                                      

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