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Metalmeccanici. GE Alstom, Fim Cisl: “Gravissima la scelta di chiudere stabilimento Sesto San Giovanni”

Pubblicato il 31 Mag, 2016

Roma, 31 maggio 2016 – Si è appena conclusa la riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico sullo stabilimento della GE Alstom di Sesto San Giovanni in cui la multinazionale americana ha annunciato la chiusura e avviato unilateralmente la procedura di licenziamento per 179 lavoratori del sito.

“All’incontro l’azienda ha ribadito le sue scelte sul sito di Sesto non accogliendo l’ invito del Mistero a condivide quanto richiesto dal sindacato, cioè di non avviare i licenziamenti e prefigurare possibili alternative industriali per il sito” spiega il Segretario Nazionale Fim Cisl Nicola Alberta che definisce “gravissima” la scelta di GE di chiudere lo stabilimento di Sesto S.G, “senza peraltro aprire qualsiasi discussione su possibili alternative industriali per il sito, e la tutela occupazionale è gravissima”. “In questo modo non si fa altro che creare tensioni sociali inaccettabili. GE deve scegliere una strada diversa e aprire un confronto serio e reale con le rappresentanze e istituzioni per individuare soluzioni all’altezza del problema. Non si può liquidare la storia, le competenze e la professionalità dei lavoratori di Sesto in questo modo. GE non è in crisi, e in altre aree del Paese sta investendo. Questo è un bene, ma proprio in virtù di ciò GE, che ha la forza economica e le capacità, deve mettere in campo la volontà di studiare e attuare alternative e progetti industriali per il sito lombardo. Che si investa nel nostro Paese è assolutamente positivo, che si chiuda nel contempo e che si avviino licenziamenti è assolutamente contraddittorio e irresponsabile. GE deve abbandonare le proprie rigidità, ritirare i licenziamenti e recuperare un ruolo costruttivo e di rilancio, utilizzando il ruolo e le funzioni del MiSE della Regione Lombardia, del Comune e del ruolo propositivo del sindacato per dare prospettiva di lavoro al territorio È grave – conclude Alberta – che una multinazionale come General Electric pensi di gestire con i licenziamenti i processi di riorganizzazione”. Ufficio Stampa Fim Cisl

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