21 novembre 2017. La Fim Cisl, nell’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo Economico, ha precisato al Ministro Calenda la necessità, allo stato attuale della vertenza Honeywell che lo scorso 15 novembre ha annunciato la chiusura del sito abruzzese, di utilizzare il tempo residuo degli ammortizzatori sociali a disposizione andando oltre la scadenza del contratto di solidarietà. Questo faciliterebbe il percorso di reindustrializzazione e di salvaguardia occupazionale dei lavoratori dello stabilimento.
“Noi pensiamo che la Honeywell, debba assumersi la responsabilità e il costo sociale della decisione di chiudere lo stabilimento. -ha dichiarato il Segretario Nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano- Le soluzioni industriali alternative alla multinazionale americana possono essere individuate all’interno del settore automotive, in modo da valorizzare al meglio le conoscenze e le competenze professionalità esistenti. Abbiamo inoltre chiesto alle istituzioni locali e nazionali di mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili che possano aiutare i lavoratori e il territorio. Apprezziamo la disponibilità avanzata dal Ministro Calenda di lavorare a realizzare, da subito, le condizioni per aprire un tavolo di confronto nazionale con la direzione Honeywell e per avviare dal 4 dicembre prossimo, un gruppo di lavoro costituito da: istituzioni, Invitalia e le organizzazioni sindacali, per individuare e costruire insieme possibili percorsi di reindustrializzazione”.