24 giugno 2018 – “In gran parte delle amministrazioni pubbliche esistono già strumenti per le rilevazioni elettroniche della presenza per colpire gli eventuali assenteisti. Il problema non è dunque quello di introdurre nuove forme di controllo o norme punitive che già ci sono e vanno applicate, ma invece supportare attraverso la contrattazione milioni di dipendenti pubblici che timbrano il cartellino e fanno il proprio dovere ogni giorno”. Lo dichiara il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, responsabile del Pubblico Impiego. “Se il Ministro della Funzione Pubblica, Bongiorno, vuole affrontare seriamente il tema del rilancio della Pubblica Amministrazione in termini di qualità, innovazione, produttività e soprattutto partecipazione dei lavoratori, apra subito un confronto con il sindacato e troverà nella Cisl un interlocutore disponibile ed attento. Con i nuovi contratti pubblici, tra l’altro, abbiamo ricondotto alla contrattazione molte materie che erano state demandate alla legge, con risultati assolutamente insoddisfacenti per la qualità dei servizi pubblici. Noi siamo consapevoli che senza una Pubblica Amministrazione efficiente che accompagni il paese fuori dalla crisi non potrà esserci la ripresa della crescita e dello sviluppo.
Il problema non è quindi partire dalla schedatura di uno dei mondi fra i più schedati del Paese, ma da un tavolo che assuma realmente le ragioni di un sistema pubblico capace di aiutare per davvero la capacità produttiva, discutendo il tema degli organici, di risorse per i contratti, del precariato, della riforma degli ordinamenti professionali, della tutela del territorio dopo la riforma frettolosa dei forestali. Occorre meno sensazionalismo mediatico e più confronto fra governo e sindacati capace di affrontare anche i temi della semplificazione, evitando come è accaduto nel passato ulteriori riforme per decreto che non aiutano né le ragioni del lavoratori pubblici, né la lotta alla corruzione negli appalti pubblici”.