“Con l’assegno di inclusione pensiamo sostanzialmente che si confermi grosso modo l’attuale impostazione anche se andrebbe migliorato e alzato l’importo. Noi abbiamo chiesto al Governo qualche giorno fa che venga rafforzato l’intervento sulle famiglie in difficoltà, in coerenza con quanto succede in tutta Europa, soprattutto per quelle famiglie che hanno carichi familiari, figli, disabili, portatori di handicap, non autosufficienti”. Così il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra intervistato a Sky TG24 sull’assegno di inclusione in sostituzione del reddito di cittadinanza e più in generale sul pacchetto lavoro. “Sugli occupabili vediamo ancora un vuoto – ha sottolineato il leader della Cisl. “Pensavamo che i processi di riforma, di cambiamento – ha osservato – determinassero una fortissima spinta sulle politiche attive, sulla formazione, sulla riqualificazione. Questo è il vero grande investimento da fare per governare questo eccessivo disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Con un intervento che andrebbe fatto sul territorio mettendo in sinergia centri per l’impiego, agenzie di lavoro private, enti bilaterali. Questo è il grande tema e vediamo che viene toccato solo marginalmente”.
Alla domanda se avesse vissuto o no come una provocazione il fatto che proprio il primo maggio il Governo abbia fatto un decreto legge : “No, assolutamente – ha detto Sbarra. “Il Primo Maggio lavorano tante persone, trasporti, sanità, forze dell’ordine, mondo dell’informazione. Non vedo perché non dovrebbero farlo i Ministri e gli alti funzionari dello Stato. Per me vale il giudizio sulla qualità dell’azione legislativa. Proprio ieri il Presidente Lula ha annunciato per il 40% dei brasiliani l’azzeramento delle tasse rispetto al 2022. Penso che sia un atto istituzionale importante. Ripeto, l’importante è capire la qualità e il merito dei provvedimenti” ha detto ricordando: “Siamo ancora in attesa di leggere il testo e per la verità un giudizio lo possiamo dare quando lo vedremo pubblicato in Gazzetta Ufficiale perché mi risulta che ancora qualche operazione di armonizzazione, di ritocco, è in atto. Però considero importante il provvedimento su alcune grandi questioni. Il taglio del cuneo fiscale va nella direzione che avevamo rivendicato a dicembre, quando il Governo stava per approvare la legge di stabilità e quando abbiamo detto che aggiungere un punto di taglio ai due operati dal precedente Governo Draghi era sicuramente importante ma insufficiente, perché bisognava rafforzare il taglio del cuneo contributivo sulla parte lavoro, io ho considerato questo intervento importante, da apprezzare perché va in linea con le nostre rivendicazioni. Facendo qualche valutazione con i miei colleghi, l’impatto che avrà sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti sino a 35mila euro sarà di circa 1000 euro l’anno. E’ importante che il governo abbia risposto positivamente alla nostra richiesta di alzare i fringe benefit per sostenere ,anche in questo modo, la difesa del potere d’acquisto e l’aumento di prezzi e tariffe. Pensiamo che sia da apprezzare l’aumento a tremila euro” ma questo “va collegato alla contrattazione collettiva perché non possiamo dare come scelta unilaterale alle aziende la facoltà di decidere, come, quando e a chi riconoscere questo intervento. Così come è importante nel provvedimento l’intervento sulla sicurezza per i ragazzi che praticano forme ed esperienze di alternanza scuola lavoro. I 30 milioni che vengono riconosciuti ai CAF per continuare a garantire la gratuità del servizio ISEE sono cose importanti. E sui contratti a termine penso sia giusta la direzione di affidare durata, proroghe e rinnovi alla contrattazione collettiva, perché è nei luoghi di lavoro che noi possiamo cogliere l’eventuale esigenza di utilizzo di lavoro a tempo determinato e possiamo vigilare perché non accadano abusi” -ha concluso.