CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Pensioni. Cgil, Cisl, Uil:...

Pensioni. Cgil, Cisl, Uil: “Positivo il riavvio del tavolo sulla previdenza ma mancano risposte concrete”. Ganga: “Quota 100 riconfermata ma serve un intervento in favore delle donne”

Pubblicato il 11 Ott, 2019

Roma, 11 ottobre 2019 – Cgil, Cisl, Uil considerano “positivo” il riavvio del tavolo sulla previdenza ma lamentano “resistenze” e l’assenza di “risposte concrete” da parte del governo rispetto ai temi al centro del confronto, chiedendo pertanto che questa discussione si tramuti a breve in atti nella prossima legge di bilancio a partire dalla rivalutazione delle pensioni. E’ quanto emerso dall’incontro ‘tecnico’ sul tema delle pensioni che si e’ svolto stamani al Ministero del Lavoro con il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ed il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Per i sindacati erano presenti i segretario confederali Roberto Ghiselli (Cgil), Domenico Proietti (Uil) e Ignazio Ganga (Cisl) oltre ai rappresentanti delle categorie dei pensionati. Nell’incontro la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ha chiesto di avere una lista di priorità sulla materia pensionistica dal sindacato e si è detta pronta ad aprire tavoli sul lavoro di cura e sulle attività gravose. Cgil, Cisl e Uil invieranno pertanto entro oggi all’esecutivo un documento in cui indicheranno le priorita’ da affrontare già a partire dalla legge di bilancio: rivalutazione delle pensioni, che, secondo Cgil, Cisl e Uil, deve poggiare sulla leva fiscale; rafforzamento della quattordicesima ovvero la mensilità aggiuntiva che riceve chi ha compiuto 64 anni e ha un reddito lordo mensile che non superi i 1.000 euro; il ripristino dell’indicizzazione degli assegni Inps meno penalizzanti rispetto a quelli attuali in base ai quali circa 5 milioni di pensionati si ritrovano con assegni ‘raffreddati; Tra le altre priorità la legge per la non autosufficienza; un intervento a favore delle donne; il rilancio della previdenza complementare ed il tema dei lavori gravosi. Il governo ha ribadito l’intenzione di confermare quota 100 e ha registrato la contrarietà dei sindacati rispetto a eventuali modifiche dell’impianto della misura. Dal Mef, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, e’ arrivata anche la disponibilità a destinare futuri risparmi alle misure previdenziali.

“Positivo che si riapra il cantiere previdenziale, era un cantiere bloccato e tutta la questione quota 100 non vide un confronto adeguato alle necessità che poneva il sindacato”. Così’ il segretario confederale Cisl responsabile dei temi previdenziali, Ignazio Ganga, al termine dell’incontro. “Quota 100 verrà riconfermata, come era già stato detto in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi con il presidente Conte. Noi abbiamo ribadito la nostra proposta di 41 anni di contributi a prescindere dall’età. Naturalmente occorrerà intervenire sulle finestre: pensiamo alle trimestrali per il privato, semestrali per il pubblico, pensiamo inoltre alla questione che quel decreto ha posto sulla necessità di anticipare quanto prima l’erogazione del tfr e tfs dei lavoratori pubblici rispetto ai quali è atteso ancora il DPCM collegato alla precedente legge di bilancio. (VIDEO)
E’ poi le donne “le vere vittime rispetto alla legislazione previdenziale 2009 – 2011 – ha osservato Ganaga – e  quota 100 non è stata certamente un’amica delle donne. Ecco che allora bisogna mitigare le debolezze che quota 100 ha presentato. A tale proposito avevamo offerto al governo di allora e al Parlamento degli emendamenti, uno dei quali prevedeva sicuramente uno sgravio per il numero dei figli, con un anticipo fino a 36 mesi per le donne”.

Condividi