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Pensioni. Furlan: “Basta ricevere lezioni da chi la Fornero l’ha votata”

29 Novembre 2017 – “Basta ricevere lezioni da chi la Fornero l’ha votata. Non se ne puo’ piu'”. Commenta così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan  chiudendo a Palermo l’assemblea dei delegati della Cisl Sicilia quanto detto da Massimo D’Alema che ieri ha dichiarato di abbracciare la manifestazione della Cgil, dispiacendosi che gli altri sindacati abbiano accettato un piatto di lenticchie. 
“Quanta tristezza quando si vede una persona che ha comunque rappresentato momenti importanti, non sempre condivisibili, della politica, arrivare cosi’ in basso. Forse per un po’ di rancorosita’, forse per un po’ di speculazione. O forse perche’ ricorda che la Cisl di D’Antoni mise in piedi da sola una grande manifestazione  contro la proposta di contributivo pro rata per tutti. Gente come lui utilizza linguaggi un po’ retro’ nei confronti di chi non la pensa come lui: fa capire che siamo venduti” – ha osservato la leader della Cisl chiudendo a Palermo l’Assemblea, cui hanno partecipato quadri e delegati della Cisl siciliana, svoltasi nell’ambito della campagna nazionale Cisl #PassoDopoPasso “per più equità e flessibilità nel sistema delle pensioni” e delle iniziative che hanno preso il via martedì 28 novembre e che si svolgeranno fino al primo dicembre in tutte le regioni del Paese a sostegno dell’accordo con il Governo sulle pensioni e per illustrare il pacchetto previdenza su cui la Cisl ha predisposto un volantino esplicativo. Nella giornata odierna accanto a questa iniziativa cui ha partecipato la leader della Cisl si sono svolte altre Assemblee, in Sardegna, alla presenza del Segretario confederale Cisl Andrea Cuccello ed in Basilicata dove hanno partecipato delegati ed iscritti provenienti anche dalla Campania e dalla Puglia, dove è intervenuto il Segretario confederale Cisl, Gigi Petteni.

“Qual e’ il piatto di lenticchie? Come lo misuriamo? In questo Paese sta succedendo da tanto, troppo tempo che quando si valutano i risultati di un negoziato si chiede a tutti meno che agli interessati: se il piatto di lenticchie sono appetitose o meno – ha aggiunto – bisogna chiederlo ai lavoratori dell’edilizia, agli infermieri che fanno anche la notte, agli operai delle fonderie. Se chiediamo a qualche ex politico che ha una bella pensione da ex parlamentare, magari dopo un periodo molto molto breve di contribuiti, probabilmente la sua valutazione non terra’ abbastanza conto di chi vive realisticamente il lavoro” ha concluso la leader della Cisl. 

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