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Pensioni. Furlan: “Bene Banca Italia e Corte dei Conti sulla necessità di correggere alcuni aspetti della riforma nel segno dell’equità”

Pubblicato il 7 Nov, 2017

Treviso, 7 novembre 2017 – “Il lavoro che va fatto è quello di identificare quei mestieri per cui deve essere bloccato il meccanismo di un continuo innalzamento dell’età pensionabile. C’è un tema di compatibilità economica ma c’è anche un tema di compatibilità sociale e di compatibilità umana di cui assolutamente bisogna tenere conto”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan a margine del Consiglio Generale della Cisl di Treviso e di Belluno, commentando le osservazioni di Banca D’Italia e Corte dei Conti sulla necessità di correggere alcuni aspetti della riforma del sistema pensionistico, nel segno dell’equità. “E’ importante  – ha detto la leader della Cisl – che Banca d’Italia e Corte dei Conti riconoscano che bisogna correggere alcuni aspetti della riforma del sistema pensionistico, nel segno dell’equità. Noi non abbiamo mai detto che vada cancellata per tutti l’aspettativa di vita. Nell’accordo che noi un anno fa abbiamo fatto con il Governo abbiamo detto che va rivisitato il meccanismo perché non tutti i lavori sono uguali, non è uguale la gravosità, il pericolo del lavoro e quindi evidentemente bisogna fare un lavoro importante che identifichi la reale aspettativa di vita, in base al lavoro che uno svolge. Se si lavora in un laminatoio o si lavoro sulle impalcature viene difficile arrivare a quell’aspettativa di vita che è la media dell’Istat”. 

“Ci stiamo impegnando e lo stiamo facendo ovviamente con grande serietà” ha poi aggiunto la leader della Cisl anche in riferimento ai tavoli tecnici in corso in vista dell’appuntamento decisivo del 13 novembre. “I tempi sono stretti ma se c’e’ una volontà forte di fare un lavoro serio ci si può assolutamente riuscire”. Così la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan a margine del Consiglio Generale della Cisl di Treviso e di Belluno, sulla riforma delle pensioni e sui tavoli tecnici in corso in vista dell’appuntamento decisivo del 13 novembre volto ad individuare rapide ed efficaci soluzioni alle criticità emerse, in particolare il tema dell’automatismo dell’aumento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita che, senza interventi, porterà a 67 anni l’uscita nel 2019.
“Gli incontri vanno quindi tenuti, va fatto tutto quello che e’ possibile fare, perché abbiamo davanti questioni importanti che riguardano uomini e donne in questo Paese, non solo dati statistici. Credo pertanto che dobbiamo andare avanti convinti che si può e che ci sono le condizioni, se si vuole tra tutte le parti interessate, per poter realizzare tutto questo” ha concluso.

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