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Pensioni. Ganga: “Modello Fondi negoziali funziona e deve essere sostenuto e supportato”

Pubblicato il 14 Giu, 2021

“Dalla Relazione annuale oggi presentata dalla Covip spicca come il sistema dei Fondi pensione, con particolare riguardo a quelli di natura contrattuale, abbia reagito bene alla crisi determinata dalla pandemia da Covid 19. La capacità dei Fondi pensione di adattare tempestivamente il modello organizzativo, il contenuto utilizzo da parte degli iscritti ad anticipazioni e riscatti, merito anche della capacità dei Fondi di spiegare quali sono i comportamenti più razionali e convenienti in un momento di crisi, il veloce recupero dei rendimenti finanziari, l’incremento, nonostante tutto, delle iscrizioni ed i bassi costi, sono per la CISL l’ennesima riprova che il modello dei Fondi pensione negoziali italiani funziona e per questo deve essere sostenuto e supportato”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga.

“Concordiamo con la Covip che sarebbero necessari interventi di carattere fiscale per favorire le iscrizioni dei giovani perché questi, insieme alle donne- sottolinea Ganga- sono sicuramente i soggetti che avranno più bisogno di previdenza complementare per sostenere la futura pensione. Tuttavia è evidente che il problema del minore tasso di adesioni e dei contributi versati non può prescindere dai problemi della struttura del mercato del lavoro e delle retribuzioni. Bisognerà inoltre mettere in atto le azioni necessarie perché l’arrivo dei PEEP (piani di previdenza integrativa europei) e le regole fiscali a questi applicate non rischino di compromettere l’efficacia del nostro modello.
La necessità di favorire lo sviluppo della previdenza complementare contrattuale è un punto centrale nella piattaforma di Cisl Cgil e Uil e per questo abbiamo chiesto la riapertura di un semestre di silenzio-assenso per la destinazione del Tfr accompagnata da una forte e continua campagna di educazione previdenziale dei lavoratori e delle lavoratrici, la riduzione dell’aliquota fiscale applicata sui rendimenti dei fondi pensione e misure di carattere fiscale che, fermo restando la finalità previdenziale di fondi pensione e la tutela degli iscritti, favoriscano gli investimenti dei fondi pensione nell’economia reale del Paese verso la piccola e media impresa e le infrastrutture.
È importante sempre ricordare che i fondi pensione negoziali sono associazioni senza scopo di lucro, il risultato della negoziazione tra le parti sociali e della contrattazione collettiva che guarda al futuro. Pertanto- conclude Ganga- la CISL respingerà in ogni sede qualsiasi tentativo diretto ad assimilarli ad altre forme di risparmio, ad esempio richiamando, in modo assolutamente improprio, il principio della libera concorrenza”.

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