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Pensioni. Ganga: “Si riparla di quota 100. Necessario incontro con parti sociali per maggiori chiarimenti”

Pubblicato il 10 Set, 2018
Roma, 10 settembre 2018 – “In tema di pensioni da alcuni giorni si  riparla di quota 100, mentre quota 41 sembra sparita e il Ministro Tria afferma che, in ogni caso, le riforme saranno graduali. La Cisl vorrebbe sapere in concreto come intende muoversi il “governo del cambiamento” in materia previdenziale perché il tempo ormai stringe”.  Lo ha detto il Segretario confederale Ignazio Ganga, commentando le notizie stampa diffuse oggi in cui sembra confermato che quota 100 significherà 64 anni di età e almeno 36 anni di contributi.

“Ci chiediamo a questo punto – sottolinea Ganga – che fine faranno coloro che trovandosi in determinate categorie disagiate, con 63 anni potevano accedere all’Ape sociale; dal dibattito in corso sembrerebbe prospettarsi un “Fondo esuberi” sull’esempio del settore bancario, ma dobbiamo ricordare che il mondo produttivo italiano è fatto per la maggior parte di piccole e piccolissime imprese per le quali i modelli di tutela riservati a quelle più grandi, sono difficilmente replicabili in modo automatico”. 
“La Cisl, unitariamente alle altre Confederazioni sindacali, ha chiesto da tempo un incontro al Governo per potersi confrontare su questi temi e dare un contributo fondato sull’esperienza delle parti sociali, utile a non vanificare il percorso messo in atto in questi anni in materia previdenziale e capace di restituire ai lavoratori la possibilità di scegliere quando andare in pensione, quindi aumentare la flessibilità delle scelte individuali, proseguendo sulla strada del riconoscimento della differenza dei lavori ai fini pensionistici, tenendo anche conto dei giovani, più scoperti sotto il profilo previdenziale. Non va dimenticato inoltre che sono attese dal Governo rinnovate misure perequative delle pensioni in essere. Il nostro auspicio è che la nostra richiesta venga accolta al più presto”, ha concluso Ignazio Ganga.
 

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