Roma, 31 marzo 2016. “Il 2 aprile i lavoratori della Fai scendono in piazza con Cisl, Cgil e Uil per cambiare la Legge Fornero, restituire flessibilità, equità e sostenibilità sociale al sistema pensionistico italiano e rivendicare le specificità del lavoro agroindustirale e ambientale”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Commissario nazionale della Fai-Cisl, in vista della mobilitazione sindacale unitaria del 2 aprile contro la Legge Fornero. “Al Governo chiediamo di aprire urgentemente un confronto per affrontare le questioni degli esodati, della previdenza complementare per i giovani, del lavoro usurante e faticoso, verso una flessibilità in uscita non penalizzante per i lavoratori. Come Fai-Cisl consideriamo imprescindibile correggere una normativa che esclude dalla declaratoria dei lavori usuranti, faticosi e rischiosi i settori dell’agricoltura, della pesca e certi comparti dell’industria alimentare. Il passaggio definitivo al sistema contributivo – aggiunge il sindacalista – determinerà inoltre un sensibile abbassamento degli assegni pensionistici. Occorre dunque valorizzare la previdenza complementare: i fondi pensione negoziali devono essere sostenuti con una specifica fiscalità di vantaggio che ne riconosca le finalità sociali. La Fai farà sentire la propria voce, pronta a dare il suo contributo al cambiamento”, conclude Sbarra