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Recovery. Sbarra: “Stiamo chiedendo l’apertura di un tavolo per discutere piani di dettaglio e governance”

Pubblicato il 13 Apr, 2021

“Stiamo sollecitando l’apertura di un tavolo di confronto”.  Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra oggi in diretta su SkyTg24. “Sappiamo che il recovery, – ha poi aggiunto – non si può allontanare dalle indicazioni della Commissione nelle linee fondamentali, quali grandi investimenti su innovazione e digitalizzazione, sostenibilità e governo della transizione ecologica, industriale, ambientale, inclusione sociale, però vorremmo discutere meglio sui piani di dettaglio. Sui risultati attesi e vorremmo capire quali sono le ricadute economiche, sociali e occupazionali nascenti dall’attivazione e dall’utilizzo di queste risorse. E poi vorremmo partecipare alla governance perché pensiamo che un po’ di controllo sociale, di dialogo sociale, di monitoraggio e di verifica per capire le coerenze tra le cose scritte e poi le cose attuate è necessario ed è la stessa Unione Europa che ci riconosce questo ruolo e questa funzione” – ha detto.

Si è poi espresso sull’intesa Governo -parti sociali per l’aggiornamento dei Protocollo sulla sicurezza ed il pianovaccinale: “C’è una grande responsabilità delle parti sociali ed abbiamo apprezzato lo sforzo del Governo per raggiungere l’intesa per aggiornare i protocolli e parlare dei piani vaccinali. I tempi delle procedure per le vaccinazioni nelle aziende dipendono ora dalla ampia disponibilità dei vaccini. Noi stiamo lavorando per essere pronti già a maggio” ha annunciato

E sull’ipotesi di un certificato verde europeo “può essere” certamente “uno strumento che agevola, soprattutto in questa condizione di difficoltà” ha osservato Sbarra   esprimendo con l’occasione, comprensione per il disagio in questo difficile momento di molte categorie di lavoratori, come quelli del lavoro autonomo, del commercio, dei trasporti, gli operatori del turismo, le partite iva e giustificandone “il disagio,la preoccupazione, l’esasperazione.”Non dimentichiamo – ha ricordato – quante donne, uomini che operano in questi settori economici, e lo dicono i dati, hanno perso l’occupazione a causa della chiusura e delle misure restrittive. I dati relativi al periodo che va da Febbraio 2020 a Febbraio 2021 sono allarmanti – tiene a ricordare. Vorrei tenere insieme la legittima esasperazione, la protesta delle categorie del lavoro autonomo che giustamente chiedono misure di sostegno e ristori adeguati alla pesantezza del la crisi ma non perdiamo di vista che ci sono centinaia di migliaia di lavoratori che dal mese di agosto del 2020,sono privi di qualsiasi misura di sostegno al reddito, come ad esempio i lavoratori del settore agricolo”.
Alla domanda circa la proposta di tassare chi ha uno stipendio in favore di chi non ce l’ha il leader della Cisl ha ribadito: “Noi dobbiamo pensare di ridurre il peso della tassazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. E’ troppo alta”.

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