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Sanità. Bettin (Cisl Medici): “Stop alle aggressioni”

Pubblicato il 15 Gen, 2018

Roma, 15 Gennaio 2018. “Con grande tristezza nel cuore apprendiamo che un’altra collega della continuità assistenziale della Regione Toscana è stata vittima di aggressione durante lo svolgimento dell’attività di continuità assistenziale, una attività di primaria importanza per la salute del singolo paziente, di tutta la comunità e per la coesione sociale, una professione svolta con grande passione, empatia, solidale umanità e che invece troppo spesso viene derubricata ad attività medica marginale, o ad attività amministrativa – lo ha dichiarato Annalisa Bettin Segretario Nazionale Cisl Medici alle Politiche di Genere e Welfare, delle Pari Opportunità e del Coordinamento Donne – che ha così proseguito: ”Lo sgomento per il gravissimo atto subito dalla collega toglie il fiato e la profonda ingiustizia e umiliazione arrecatole per un attimo ci tolgono anche il raziocinio; poi la ragione ritorna a governare la mente ed è proprio la ragione che ci impone con forza la denuncia: la misura è colma! Fare il medico ed essere medico è una scelta di vita, una scelta per la vita – prosegue la Dott.ssa Bettin – e noi non abbandoneremo mai i nostri pazienti anche quando subiamo ingiustamente atteggiamenti ed atti che ci feriscono profondamente. Però un’organizzazione complessa come quella di un ospedale e più in generale di una struttura sanitaria pubblica non può non programmare tra i suoi primari obiettivi un sistema di prevenzione e di tutela della salute e dell’incolumità fisica e mentale dei propri lavoratori medici e professionisti sanitari nel posto di lavoro e durante l’esercizio della propria professione. Non può, non deve! Le decisioni sulla salute degli italiani e sulla tutela di coloro che lavorano per essa spetta ad altri, non a noi ma la Cisl Medici – conclude la Bettin – metterà in campo tutte le proprie competenze non solo nella denuncia ma soprattutto nella concertazione, nella contrattazione che è il nostro DNA e sta a noi come l’acqua sta al fiume perché questa vergogna abbia fine. La Cisl Medici ha le sue proposte e andrà avanti senza alcun passo indietro”.

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