12 Luglio 2018 – ” Occorre reagire in fretta, sfruttare questo tardivo ma opportuno allarme e far convergere attenzione mirata e risorse adeguate per contrastare una deriva esiziale non per i medici, ma per il Paese”. Così Biagio Papotto, Segretario generale della Cisl Medici in una nota, commenta il dato di oggi sulla carenza di medici (12.000 da oggi al 2022). Allarme “purtroppo previsto epiù volte denunciato pubblicamente, a voce e per scritto.
“La ricetta è persino banale – sottolinea Papotto: “il Governo, il MIUR e le Regioni, ciascuno per la propria parte, devono immediatamente rivedere le proprie direttive ed “aprire e ampliare” le scuole di specializzazione con un’analisi corretta delle discipline dei fabbisogni nei vari Territori della nostra Italia, coinvolgendo anche le aziende, gli ospedali e il territorio per la formazione. Come contorno a queste imprescindibili decisioni ci sarà bisogno che tutti gli amministratori pubblici, dai politici ai dirigenti, abbiano chiaro e seguano con costante attenzione il disegno d’assieme, vale a dire la piena efficienza della sanità pubblica, unica vera “cartina di tornasole” di una nazione civile e di uno Stato forte. Buongiorno, quindi? È giorno da un pò. Cominciamo subito. La CISL Medici è prontissima” conclude Papotto